La Commissione guida il processo di sensibilizzazione nei confronti della disabilità su Internet
La Commissione europea ha stilato una comunicazione volta a semplificare l'uso dei siti web pubblici da parte dei portatori di handicap. Fondata sull'intento di garantire che la società dell'informazione non si traduca in un maggiore livello di esclusione sociale, la comunicazione definisce linee guida per i designer di siti Internet e i webmaster, affinché aumentino l'accessibilità dei siti per i disabili. Le linee guida sono state redatte dall'Iniziativa di accessibilità al Web (WAI), che fa parte del World Wide Web consortium (W3C), con il supporto del programma di ricerca "Applicazioni telematiche" della Commissione europea nell'ambito del quarto programma quadro. Esse raccomandano l'adozione di una serie di misure come, per esempio, un'adeguata spiegazione dei contenuti audiovisivi e delle immagini con un allegato di testo. La Commissione ha sottolineato che le linee guida puntano non solo ad aiutare i disabili, ma anche a migliorare la progettazione e la praticità d'uso dei siti per ogni utente. Le disposizioni contenute nella comunicazione "eEurope 2002: accessibilità dei siti web pubblici e loro contenuto" dovrebbero essere attuate entro la fine dell'anno. Il 25 settembre, riferendosi ai 37 milioni di disabili che vivono in Europa, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha affermato: "[Questo] 10 percento della popolazione è portatore di handicap, e non può accedere a molte pagine e siti web perché la loro progettazione glielo impedisce...la Commissione intende affrontare il problema proprio con tale comunicazione". Nonostante il software per realizzare siti web compatibili con le suddette linee guida sia ampiamente disponibile e facile da utilizzare, resta comunque un optional e molti webmaster non sanno nemmeno della sua esistenza. Ciò rappresenta una delle questioni che la comunicazione spera di affrontare. Garantendo la compatibilità dei siti web pubblici, l'iniziativa non solo contribuirà ad adeguarne parecchi, ma anche ad evidenziarne i cambiamenti, in modo che altri siti, specialmente del settore privato, possano constatarne i vantaggi. Entro la fine dell'anno, saranno adeguate tutte le istituzioni europee. I progressi, compiuti nell'attuazione di tali linee guida, saranno monitorati da un gruppo di esperti in materia di "accessibilità globale", istituito nell'ambito del piano di azione "eEurope 2002". Alcuni paesi, come la Danimarca, hanno già preso l'iniziativa di compiere un'analisi comparativa sui progressi compiuti nel loro territorio. Il commissario Liikanen ha auspicato che altri paesi seguano la stessa strada. "Riteniamo senza dubbio che le organizzazioni destinatarie di finanziamenti pubblici da parte delle istituzioni europee o degli Stati membri dovrebbero essere incoraggiate a rendere accessibili i propri siti web", ha affermato. Secondo Yannis Vardakastanis, presidente del Forum europeo della disabilità (EDF), l'effetto potenziale di questi cambiamenti potrebbe essere significativo per la comunità dei disabili. "Le informazioni costituiscono un fattore vitale perché tutti i componenti della società possano godere pienamente dei diritti di cittadinanza e uguaglianza", ha affermato. "Nell'attuale società dell'informazione, la Rete è divenuta uno dei più importanti canali per comunicare, lavorare o acquistare prodotti. Per i disabili, la progettazione dei siti può fare la differenza tra integrazione ed esclusione sociale". Infine, il commissario Liikanen ha sottolineato quanto auspicherebbe che, nel breve termine, venisse assegnata un'alta priorità alle tematiche sulla compatibilità dei siti. "Riteniamo che si dovrebbe dedicare un'importante iniziativa al raggiungimento dell'accessibilità globale dei siti sia pubblici che privati entro il 2003, l'Anno europeo dei disabili". Prima di questa iniziativa, il prossimo 3 dicembre la Commissione europea celebrerà la Giornata europea dei disabili, organizzando due manifestazioni. La prima riguarda l'assegnazione dei "breaking barriers awards" (riconoscimenti per l'abbattimento delle barriere) in programma a Bruxelles, che prevede tre premi per le migliori prassi di progettazione nelle categorie abitazioni, lavoro e viaggi. Nello stesso giorno, avrà luogo una tavola rotonda con Anna Diamantopoulou, commissario europeo per l'Occupazione e gli Affari sociali, unitamente a rappresentanti di alto livello, provenienti dal mondo della progettazione e della disabilità.