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La Cina e l'UE intensificano la cooperazione in materia di ricerca sui materiali

Il commissario europeo della ricerca Philippe Busquin ed il ministro cinese della Scienza e della tecnologia Xu Guanhua si apprestano a firmare il 22 ottobre un accordo di cooperazione nel campo delle scienze dei materiali, che riguarderà la partecipazione cinese sia al quinto...

Il commissario europeo della ricerca Philippe Busquin ed il ministro cinese della Scienza e della tecnologia Xu Guanhua si apprestano a firmare il 22 ottobre un accordo di cooperazione nel campo delle scienze dei materiali, che riguarderà la partecipazione cinese sia al quinto sia al sesto programma quadro. L'accordo intende promuovere la partecipazione della Cina ai progetti europei relativi alle scienze dei materiali e la partecipazione dell'Europa a progetti cinesi nello stesso settore, ed offrire sostegno alle attività di formazione ed informative, nonché allo scambio di informazioni scientifiche e tecnologiche relative a questi ambiti scientifici. La Cina dispone di ingenti risorse di materie prime e si trova ai primi posti nel mondo nella loro produzione. I settori di applicazione dell'accordo comprendono le tecnologie generiche di base dei materiali, il miglioramento dei limiti e della sostenibilità dei materiali, i materiali funzionali avanzati, la produzione sostenibile nell'industria chimica e le nanotecnologie. Il 22 ottobre, il commissario Busquin ed il ministro Xu Guanhua discuteranno altresì del futuro della cooperazione scientifica tra la Cina e l'UE nel contesto dello Spazio europeo della ricerca (SER) e del sesto programma quadro, unitamente ai particolari del forum tecnologico Cina-UE che si terrà a Pechino nel 2002. Nonostante un accordo sino-europeo sia stato firmato quasi due anni fa, il livello attuale di cooperazione tra i ricercatori delle due parti non è elevato. Meno di una dozzina di progetti europei si avvalgono al momento della partecipazione di partner cinesi, anche se sono stati selezionati sei progetti nuovi ed altri 17 stanno per essere firmati. I ricercatori dell'UE sono invece attivi in un solo progetto cinese. Al fine di contribuire ad un maggior grado d'informazione in Cina sui programmi europei di ricerca, è stato recentemente istituito a Pechino un ufficio scientifico e tecnologico, finanziato in parte dalla Commissione europea ed in parte dal ministero cinese della Scienza e della tecnologia. In un recente incontro tra i responsabili dell'attuazione dell'accordo scientifico e tecnologico UE-Cina, sono state inoltre identificate quattro priorità tematiche con l'obiettivo di intensificare la cooperazione: l'ambiente; la biotecnologia, comprese le questioni scientifiche e sociali; le nanotecnologie e le tecnologie dell'informazione.

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