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Uno studio raccomanda una più stretta cooperazione tra università e industria a livello europeo

Secondo uno studio condotto da COPERNICUS (Programma di cooperazione in Europa per la ricerca sulla natura e sulle industrie mediante studi universitari coordinati), occorre una maggiore collaborazione e scambio di informazioni tra le università a livello europeo, una più stre...

Secondo uno studio condotto da COPERNICUS (Programma di cooperazione in Europa per la ricerca sulla natura e sulle industrie mediante studi universitari coordinati), occorre una maggiore collaborazione e scambio di informazioni tra le università a livello europeo, una più stretta cooperazione tra università e industria, nonché l'integrazione delle questioni legate alla sostenibilità nei corsi di studi e nei programmi accademici europei. Lo studio, commissionato dal ministero federale tedesco dell'Istruzione e della Ricerca (BMBF) in cooperazione con l'Associazione tedesca DECHEMA, ha esaminato le modalità con cui le università europee stanno integrando i principi di sostenibilità nei corsi di chimica. Secondo le conclusioni della relazione, la "sostenibilità non sembra ancora avere assunto un ruolo determinante nei corsi di chimica delle università europee", nonostante gli autori ammettano che, a tale proposito, la chimica non si differenzia significativamente da qualsiasi altro corso d'istruzione accademica o area di ricerca. "A quasi dieci anni dal summit di Rio, tutte le discipline universitarie mostrano chiaramente la necessità di interventi nell'ambito della sostenibilità". Lo studio viene considerato da COPERNICUS come un importante contributo alla costituzione dello Spazio europeo della ricerca (SER), in cui la sostenibilità dovrà svolgere una funzione significativa. Per agevolarne l'inserimento nei sistemi d'istruzione, lo studio raccomanda fortemente una maggiore collaborazione e scambio d'informazioni tra le università a livello europeo. Inoltre identifica i programmi SOCRATES ed ERASMUS come opportunità per dare un impulso decisivo alla cooperazione. Lo studio raccomanda altresì una più stretta cooperazione tra il mondo accademico e industriale, e fa appello affinché il programma "Responsible Care" per l'industria chimica, definito quale strumento che consente agli studenti di confrontarsi con le iniziative pratiche in materia di chimica sostenibile, assuma un ruolo anche nell'istruzione universitaria.

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