Le interazioni farmaco-biomolecole sono sotto esame
La maggior parte dei farmaci agiscono legandosi a specifiche biomolecole e ne causando la perdita della funzione biologica. I farmaci possono spesso comportarsi come fotosensibilizzanti assorbendo la luce UV e generando effetti collaterali fotosensibilizzanti direttamente connessi con fototossicità, fotomutagenesi e fotoallergia. Lo studio relativo a siti attivi dei farmaci e meccanismi di reazione implicati migliorerebbe l’attuale comprensione globale del potenziale fotosensibilizzante dei nuovi farmaci candidati. Il progetto, PHOTOBIODRUG (Excited states as probes to investigate drug-DNA and drug-protein interactions. photosensitized processes leading to damage to biomolecules), finanziato dall’UE, è nato con l’obiettivo di chiarire i percorsi di reazione fotochimici che possono provocare danni alle biomolecole. In questo contesto, il consorzio ha impiegato tecniche spettroscopiche per lo studio delle interazioni farmaco-DNA e farmaco-proteina. Come primo passo, gli scienziati hanno creato sistemi modello di vari farmaci legati agli aminoacidi tirosina, istidina o triptofano. Anche i cromofori sono stati inclusi nello studio per valutare i possibili cambiamenti nella fotoreattività. Esperimenti su questi complessi farmaco/proteina dimostrano chiaramente che il microambiente relativo alla proteina svolge un ruolo significativo nel rilassamento conformazionale del farmaco. Inoltre, il meccanismo di reazione del farmaco all’interno della proteina varia a seconda del farmaco e della soluzione. Nell’insieme, lo studio PHOTOBIODRUG ha rivelato parametri importanti nelle interazioni farmaco-biomolecole, i quali possono portare a danni dovuti alla luce. Ciò dovrebbe contribuire alla progettazione di nuovi agenti terapeutici con meno effetti collaterali e possibili applicazioni nel settore farmaceutico e della protezione solare dermatologica.