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Contenuto archiviato il 2022-12-21

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La Commissione modifica la proposta del 6PQ per chiarire la sezione "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione europea"

La Commissione europea ha adottato una proposta emendata, che intende fornire al Consiglio "Ricerca" e al Parlamento europeo ulteriori informazioni riguardanti le attività da svolgere nell'ambito della sezione "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unio...

La Commissione europea ha adottato una proposta emendata, che intende fornire al Consiglio "Ricerca" e al Parlamento europeo ulteriori informazioni riguardanti le attività da svolgere nell'ambito della sezione "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione europea" nel sesto programma quadro (6PQ). La proposta punta a descrivere con maggiore chiarezza l'oggetto delle priorità tematiche, dividendo il programma in due sezioni secondarie: "Ricerca orientata alle politiche" e "Ricerca destinata ad esplorare problematiche e opportunità scientifiche e tecnologiche nuove ed emergenti". Ognuna di esse riceverà uno stanziamento di bilancio pari al 50 per cento di 880 milioni di euro, previsti per l'anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione europea. Secondo la proposta, la prima sezione deriverà dalle "esigenze di ricerca legate alle politiche comunitarie che non possono essere soddisfatte nell'ambito delle priorità tematiche". S'intende sostenere la formulazione e l'attuazione delle politiche comunitarie, in particolare la politica agricola comune (CAP) e la politica comune della pesca (CFP). Inoltre, le azioni attuate in questa sezione puntano a garantire il conseguimento degli obiettivi politici definiti, per esempio, nel sesto programma d'azione per l'ambiente, nel Libro bianco sulla politica europea dei trasporti; nonché gli obiettivi in settori quali la tutela dei consumatori, la parità tra i sessi, lo sviluppo regionale e l'allargamento. I comitati scientifici saranno coinvolti nelle attività di programmazione assieme a un gruppo di utilizzatori, composto dal personale di vari servizi della Commissione, che valuteranno i suggerimenti proposti per quanto attiene ai temi da includere in base ai criteri seguenti: - il loro contributo alla definizione e allo sviluppo delle politiche; - il loro contributo potenziale a favore della competitività dell'UE, del rafforzamento delle sue basi scientifiche e tecnologiche e della realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (SER); - il valore aggiunto europeo. Le attività previste nella sezione "Ricerca destinata ad esplorare problematiche e opportunità scientifiche e tecnologiche nuove ed emergenti" sono destinate a "far fronte a sviluppi nuovi o imprevisti e a problematiche inattese, e a svolgere lavori di ricerca esplorativa in settori nuovi ed emergenti alla frontiere della conoscenza, al di fuori delle aree tematiche e prioritarie, in particolare su temi transdisciplinari o pluridisciplinari". La Commissione spera che le attività svolte in base a quanto previsto "incentiveranno lo scambio di idee tra il mondo accademico e quello industriale, consentendo all'Europa di valorizzare meglio il proprio patrimonio di ricerca nell'evoluzione verso una società della conoscenza dinamica". Inizialmente saranno finanziate le ricerche per una rapida valutazione delle nuove scoperte o dei fenomeni osservati di recente, che possono indicare rischi o problemi emergenti di grande importanza per la società europea, e l'individuazione delle risposte più adeguate. In secondo luogo, i fondi sosterranno le ricerche in settori emergenti e sulle tecnologie future, in particolare nei campi transdisciplinari. Questo settore sarà aperto a tutte le idee caratterizzate da un notevole potenziale in termini di ricadute industriali e/o sociali o di aumento delle capacità di ricerca europee a lungo termine.

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