Un'eurodeputata mette in dubbio l'uso dell'articolo 169 nel 6PQ
L'eurodeputata danese Ulla Margrethe Sandbæk ha messo in dubbio l'uso dell'articolo 169 nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ) di ricerca e sviluppo tecnologico della Commissione europea per quanto riguarda il carattere restrittivo dell'articolo stesso. I commenti sono stati espressi in occasione dell'assemblea parlamentare paritaria UE-ACP in merito alla ricerca sui vaccini contro la malaria. La Sandbæk ha espresso il suo rammarico perché, molto probabilmente, il 6PQ sarà basato sull'articolo 169 del trattato CE anziché sull'articolo 171, che secondo la deputata costituirebbe una base giuridica più appropriata. "L'articolo 169 crea una base giuridica soltanto per la cooperazione tra gli Stati membri e l'UE, mentre l'articolo 171 rende possibile il finanziamento di progetti fuori dell'UE", ha dichiarato la Sandbæk al Notiziario CORDIS. La Sandbæk si è però dimostrata ottimista in merito alle prospettive di sviluppo del vaccino in Europa, sottolineando il fatto che sono già stati prodotti cinque vaccini, i quali vengono attualmente testati nell'ambito di numerose reti. La Sandbæk ha anche sottolineato la costituzione di piattaforme per i test clinici in Europa, ma ha invitato le reti africane ad associarsi quanto prima a tali piattaforme, in modo che i test possano essere effettuati nei paesi interessati.