Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2022-12-21

Article available in the following languages:

La relazione sulla competitività globale pone la Finlandia al primo posto e sottolinea l'importanza dell'innovazione

La Finlandia guida l'elenco dei paesi più competitivi nel mondo, battendo gli USA che si classificano al secondo posto, secondo il "Global Competitiveness Report 2001" (Relazione sulla competitività globale 2001) redatto dal World Economic Forum. Si tratta della prima volta c...

La Finlandia guida l'elenco dei paesi più competitivi nel mondo, battendo gli USA che si classificano al secondo posto, secondo il "Global Competitiveness Report 2001" (Relazione sulla competitività globale 2001) redatto dal World Economic Forum. Si tratta della prima volta che la Finlandia si trova in testa all'elenco, posizione che è il risultato del suo classificarsi al primo posto nelle due sottosezioni della tabella, ovvero l'indice della competitività nella crescita e l'indice della competitività attuale. Ciò indica che la Finlandia si trova nella posizione migliore non soltanto in termini di crescita attuale, ma anche per il fatto di aver avuto il miglior potenziale di crescita negli ultimi cinque anni. I dati del sondaggio sono stati raccolti presso i 75 paesi presenti nella relazione e mediante interviste con 4.600 responsabili aziendali. La relazione è stata preparata in stretta collaborazione con l'Università di Harvard (USA). "[La Finlandia costituisce] la prova della rapidità con la quale possono essere trasformate le prospettive economiche da parte di fattori quali: istituzioni politiche forti, una concentrazione sulla tecnologia ed una sana gestione a livello macroeconomico", conclude la relazione. Gli altri paesi europei che si trovano ai primi posti della classifica sono la Svezia, la Norvegia ed il Regno Unito. La relazione pone l'accento sul fatto che, a livello globale, uno dei pricipali obiettivi consiste nel raggiungere un'economia basata sulla conoscenza e sottolinea che sono molti gli elementi indispensabili per arrivare a ciò. In una sezione dedicata ampiamente alle economie dei paesi europei, la relazione specifica le misure necessarie. "Nella maggior parte delle economie, l'evoluzione da una condizione di medio reddito ad una di reddito elevato comporta la transizione da un'economia che importa tecnologia ad un'economia che produce tecnologia, ovvero un'economia capace di innovare in almeno alcuni dei settori all'avanguardia della tecnologia globale", afferma la relazione. "Per le economie ad elevato reddito che si trovano allo stadio innovativo dello sviluppo economico, la competitività globale è legata essenzialmente ad alti tassi di istruzione della società (in particolare istruzione basata sulla scienza) ed alla capacità di passare rapidamente alle nuove tecnologie." Una volta raggiunto questo stadio, la sfida è rappresentata dal garantire elevati tassi di innovazione e di commercializzazione delle tecnologie, aspetti riguardo ai quali la Finlandia ha avuto ottimi risultati. Altri fattori che entrano in gioco, secondo la relazione, sono: la qualità della governance, le capacità della società di far progredire le proprie competenze tecnologiche, modalità più avanzate di concorrenza e forme in evoluzione di strutture organizzative. La relazione ha inoltre riscontrato che l'innovazione svolge un ruolo preponderante nella crescita economica a medio termine. Per conseguire tale obiettivo, il ruolo del governo deve essere incentrato sulla promozione sia di un elevato tasso d'innovazione, mediante investimenti pubblici e privati nella ricerca, sia dell'istruzione superiore, nonché sul potenziamento dei mercati dei capitali e dei sistemi normativi che contribuiscono allo sviluppo delle start-up. "I paesi che cercano di passare da un'economia basata sull'impiego delle tecnologie ad un'economia basata sull'innovazione delle tecnologie devono possedere speciali caratteristiche, quali per esempio un settore del capitale di rischio ed altre disposizioni potenziate in ambito finanziario e giuridico destinate alle nuove start-up, un livello più elevato di spesa governativa in R&S (ricerca e sviluppo) e migliori strumenti giuridici per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale." Secondo la relazione, per raggiungere il più elevato livello d'innovazione occorre la presenza di istituti di ricerca di livello mondiale, "nonché una forte collaborazione con le università nel campo della ricerca, disponibilità di capitale di rischio, condizioni effettivamente sofisticate di domanda ed un'intensa concorrenza locale".

Il mio fascicolo 0 0