L'industria automobilistica accoglie favorevolmente gli emendamenti alle proposte del 6PQ
Rudolf Kunze, attuale presidente di EUCAR, ha accolto con grande entusiasmo le proposte emendate della Commissione riguardanti il sesto programma quadro (6PQ), considerato che sono stati aggiunti i trasporti di superficie quale futuro settore di ricerca. EUCAR è stata fondata nel 1994, quale continuazione del precedente comitato congiunto di ricerca dei produttori europei di autoveicoli. Fra i membri figurano: Gruppo BMW, DaimlerChrysler, Fiat, Ford Europa, Opel, Porsche, PSA Peugeot-Citroën, Renault, Gruppo Volkswagen e Volvo. Sin dalla pubblicazione delle proposte iniziali per il 6PQ, il gruppo aveva auspicato l'inclusione dei trasporti stradali, per i quali le proposte non indicavano riferimenti particolari. Nell'ambito della proposta rivista, adottata dalla Commissione in seguito al voto del Parlamento europeo che, il 14 novembre, ha approvato oltre 300 emendamenti, "il trasporto sostenibile di superficie" è stato aggiunto quale azione prevista nell'ambito della tematica prioritaria "sviluppo sostenibile". Un'altra azione prevista, "sistemi di energia sostenibili", include inoltre la ricerca sui carburanti alternativi e le pile a combustibile, comprese le applicazioni nei trasporti. "A mio parere, quando si parla di sviluppo sostenibile lo s'intende nel senso più ampio del termine, poiché si fa riferimento all'impatto sociale, economico e ambientale. I trasporti stradali rappresentano certamente uno dei fattori chiave che hanno un impatto sull'ambiente. A tale riguardo, credo che [le proposte] mettano l'accento su un argomento che noi consideriamo importante per il settore dei trasporti", ha dichiarato Kunze al Notiziario CORDIS. La Commissione aveva garantito all'industria automobilistica che i settori di ricerca legati ai trasporti non sarebbero stati esclusi dal 6PQ, ma che tuttavia avrebbero fatto parte di diverse aree prioritarie tematiche. Questo aveva inquietato i rappresentanti di EUCAR, i quali temevano che tale suddivisione avrebbe provocato una mancanza di coordinamento tra i progetti di ricerca. "Questa nuova decisione ci darà l'opportunità di concentrare concretamente le ricerche [...] è sicuramente meglio della frammentazione dei programmi di ricerca in singole tematiche", ha affermato Kunze. Egli ha presentato i futuri settori di ricerca per l'industria automobilistica: sicurezza integrata, carburanti e gruppi motopropulsori di domani, nonché mobilità, sottolineando l'importanza del coordinamento. "Non intendiamo considerare le tecnologie individualmente, vogliamo un approccio olistico, al fine di essere pronti con la giusta architettura", ha detto il Presidente di EUCAR. Riguardo alla ricerca sui carburanti, Kunze ha affermato che "i combustibili di domani non possono riguardare solamente una regione o una nazione. Si tratta di un problema abbastanza importante da poter essere considerato a livello europeo, o addirittura mondiale". Egli ha aggiunto che, al momento, il principale obiettivo è di stabilire un consenso a livello europeo su ciò che saranno i carburanti del futuro. Una volta raggiunto un accordo su una visione europea di questo tipo, EUCAR la condividerà senza indugio con gli altri attori e, in vista di ciò, ha già contattato i rappresentanti USA.