La clonazione del primo embrione umano suscita reazioni preoccupate
La prima clonazione di un embrione umano della storia, realizzata dall'azienda statunitense Advanced Cell Technology, ha suscitato reazioni preoccupate da parte di gruppi politici e religiosi. Pur avendo l'azienda sottolineato che si trattava di una clonazione a scopo esclusivamente terapeutico e non era destinata alla riproduzione di esseri umani, varie fonti hanno messo in questione i vantaggi di tale atto. Secondo il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, questo fatto mostra chiaramente la necessità di aprire un dibattito sulla clonazione. "Non tutto ciò che è possibile dal punto di vista scientifico e fattibile dal punto di vista tecnologico è necessariamente desiderabile od ammissibile", ha dichiarato il Commissario. "Gli sviluppi che si stanno verificando negli Stati Uniti mostrano quanto sia urgente ed importante avviare un dibattito e prendere posizione in Europa sulla ricerca che riguarda le cellule staminali embrionali". Ha poi accennato alla manifestazione organizzata dalla Commissione europea, in programma il 18 e 19 dicembre, sul tema "Cellule staminali: terapie per il futuro", il cui obiettivo è di contribuire alla promozione di un dibattito destinato ad affrontare alcune delle questioni sollevate dalla clonazione. Anche il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha espresso la propria condanna della clonazione. Il suo portavoce ha dichiarato che il progetto di legge contro la clonazione, preparato dalla Camera dei rappresentanti all'inizio di quest'anno e tenuto in sospeso dal Senato, avrebbe già proibito tale tipo d'attività. Secondo il portavoce, tale progetto di legge stabilisce "un limite etico ben definito", che questi nuovi sviluppi oltrepassano. Ha aggiunto di sperare che gli ultimi fatti avrebbero spronato il Senato a dare finalmente agli USA una legge contro la clonazione. Il Vaticano si è unito al coro di biasimo. Il funzionario pontificio Monsignor Tarcisio Bertone ha dichiarato che, se i fini terapeutici comportano "la produzione e distruzione di esseri umani per la cura di altri esseri umani, il fine non giustifica i mezzi". Nel Regno Unito l'annuncio dell'avvenuta clonazione è giunto nel momento in cui il governo si sta affrettando a preparare una nuova legislazione, che proscriverà in modo specifico la clonazione umana. Il governo britannico è stato costretto a tale passo in seguito ad una decisione dell'Alta Corte, che affermava che l'attuale legislazione del Regno Unito non contempla il caso della clonazione umana. La nuova legislazione non bandirebbe tuttavia la tecnica impiegata dall'azienda statunitense, che è già stata impiegata nel Regno Unito per produrre Dolly, la prima pecora clonata. Advanced Cell Technology sostiene fermamente che lo scopo principale delle ricerche consiste nel fornire un sostegno alla cura di patologie quali il morbo di Parkinson e la malattia d'Alzheimer. Il Dr. Robert Lanza, che ha diretto il gruppo di ricerca, sostiene che essa consentirebbe di compiere un gran passo in avanti nella terapia di tali patologie, affermando: "Ciò rende la clonazione umana a fini terapeutici una fonte potenzialmente illimitata di cellule immunocompatibili per l'ingegneria tessutale e la medicina dei trapianti".