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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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L'assottigliamento dello strato di ozono ha aumentato in Europa l'esposizione ai raggi UV

L'Agenzia spaziale europea (ESA) ha reso noto che, tra il 28 ed il 30 gennaio, lo strato protettivo di ozono sopra l'Europa si è assottigliato, determinando un aumento dell'esposizione alle radiazioni ultraviolette (UV). Secondo l'ESA, monitorando lo strato di ozono mediante ...

L'Agenzia spaziale europea (ESA) ha reso noto che, tra il 28 ed il 30 gennaio, lo strato protettivo di ozono sopra l'Europa si è assottigliato, determinando un aumento dell'esposizione alle radiazioni ultraviolette (UV). Secondo l'ESA, monitorando lo strato di ozono mediante una tecnica di mappatura rapida basata su dati provenienti dallo strumento denominato GOME (Global Ozone Monitoring Experiment - Esperimento per il monitoraggio dell'ozono globale), situato a bordo del satellite ERS-2 dell'ESA, gli scienziati hanno riscontrato sull'Europa un "assottigliamento dello strato d'ozono a forma di dito". Il fenomeno osservato in questo periodo ha determinato un aumento dell'esposizione ai raggi ultravioletti nocivi del sole del 20-30 per cento in condizioni di cielo sereno. Thilo Erbertseder del Centro tedesco per la ricerca aerospaziale (DLR) ha spiegato: "Dal 28 al 30 gennaio abbiamo osservato un marcato 'fenomeno di streamer', in cui correnti d'aria tropicale alzatesi dalle regioni equatoriali si sono diffuse sulla Spagna meridionale, sulla Francia e sulla Germania. I livelli di ozono nell'aria tropicale sono ben inferiori rispetto a quelli delle regioni più settentrionali ed il risultato finale è stato una riduzione dello strato totale di ozono ad un livello di sole 250 unità Dobson". Secondo quanto affermato da Erbertseder, la presenza di minibuchi nell'ozono è più frequente sull'Europa rispetto a qualsiasi altra regione e questa frequenza è in aumento, determinando un incremento nell'esposizione alle radiazioni UV nocive biologicamente attive.

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