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Gli eurodeputati adottano misure volte a favorire l'introduzione del brevetto comunitario

Il 20 febbraio, la commissione giuridica del Parlamento europeo ha affrontato i tre settori che più d'ogni altro hanno ostacolato il cammino verso la creazione di un brevetto comunitario. Le proposte riguardanti il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti, il sistema giudizi...

Il 20 febbraio, la commissione giuridica del Parlamento europeo ha affrontato i tre settori che più d'ogni altro hanno ostacolato il cammino verso la creazione di un brevetto comunitario. Le proposte riguardanti il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti, il sistema giudiziario in vigore e il regime linguistico dei brevetti sono state tutte adottate dalla commissione nell'ambito degli emendamenti alla proposta di regolamento relativo all'introduzione del brevetto comunitario. Secondo la relazione adottata dalla commissione e preparata dall'eurodeputata spagnola Ana Palacio Vallersundi, gli uffici nazionali dei brevetti dovrebbero mantenere un ruolo significativo. In particolare, ciò dovrebbe verificarsi nei settori della consulenza alle richieste di rilascio di brevetti e della trasmissione di tali richieste all'Ufficio europeo dei brevetti (UEB). Il personale e le infrastrutture degli uffici nazionali costituiscono un bene prezioso, tuttavia sarà necessario stabilire e controllare i criteri di armonizzazione, al fine di garantire la qualità e l'uniformità nell'ambito del brevetto comunitario. Il controllo della qualità che vigila su tale procedura sarà posto sotto l'autorità della Commissione europea, in collaborazione con l'UEB. Per quanto riguarda l'organizzazione giuridica, la commissione ha convenuto che il procedimento giudiziario relativo alle istanze di primo grado debba essere decentrato, garantendo ad un tempo la vicinanza agli utenti e la piena valorizzazione delle risorse esistenti. Infine, per ciò che concerne l'ordinamento linguistico, l'emendamento invita ad applicare la regolamentazione attualmente in vigore, approvata nel 1993 per disciplinare l'adozione di un marchio comunitario. Questa normativa stabilisce che le richieste vadano presentate in una delle lingue ufficiali dell'Unione europea, specificandone una seconda scelta fra inglese, francese, tedesco, spagnolo o italiano. Tale seconda lingua deve essere adottata per qualunque procedura di opposizione al rilascio di brevetti o riguardante la scadenza o l'invalidazione di questi ultimi. Nell'ambito di un'azione distinta, la Commissione europea ha presentato il 20 febbraio una proposta di direttiva che tutelerà i brevetti per le invenzioni realizzate con l'ausilio del computer. Secondo il commissario europeo per il Mercato interno, Frits Bolkestein, la proposta non presuppone alcun cambiamento riguardo a ciò che può essere o meno brevettato, bensì rappresenta un punto di rottura nei confronti dell'approccio statunitense teso a rilasciare brevetti esclusivamente per i software.

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