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Il CES sostiene la comunicazione della Commissione sull'accesso dei disabili ai siti web

Il Comitato economico e sociale europeo (CES) ha accolto favorevolmente la comunicazione della Commissione sull'accessibilità e sul contenuto dei siti Internet delle amministrazioni pubbliche, auspicando che alcune misure siano estese anche ai siti privati. Il Comitato si è ...

Il Comitato economico e sociale europeo (CES) ha accolto favorevolmente la comunicazione della Commissione sull'accessibilità e sul contenuto dei siti Internet delle amministrazioni pubbliche, auspicando che alcune misure siano estese anche ai siti privati. Il Comitato si è dichiarato d'accordo con quanto afferma la comunicazione, ossia che l'accessibilità ai siti web rappresenta uno strumento chiave per impedire l'esclusione dalla società dell'informazione. Il documento della Commissione consente di ridurre la discriminazione ed è conforme agli articoli 21 e 26 della Carta dei diritti umani fondamentali dell'Unione europea. Secondo il Comitato, questa misura non solo è necessaria per i siti web pubblici, ma dovrebbe essere incoraggiata anche per quelli privati. Essa svolge una funzione importante sia per fornire informazioni, sia per aiutare i portatori di handicap a presentare domande di lavoro. Infine, tale misura non dovrebbe essere limitata esclusivamente agli Stati membri dell'UE, ma essere estesa anche ai paesi candidati. Il Comitato incoraggia l'UE ad avvalersi dei programmi quadro per incrementare l'usabilità dei siti web pubblici. "Si dovrebbero impiegare attivamente i programmi di ricerca dell'Unione europea per aumentare l'accessibilità dei siti web a favore dei disabili e degli anziani", recita il parere, riferendosi specificamente all'elemento di "e-inclusion" previsto dall'imminente sesto programma quadro. Inoltre il CES ha colto l'occasione per confutare alcuni equivoci sui tempi e sui costi necessari per rendere compatibili i siti pubblici con le esigenze dei disabili e degli anziani. "Diversi Stati membri hanno obiettato che il processo di attuazione delle linee guida dell'Iniziativa di accessibilità al web (WAI) costituirà un impegno finanziario eccessivo. Quest'affermazione è semplicemente sbagliata, perché attuare tutte le direttive sull'accessibilità costa solo un po' di più che non attuarle", afferma il parere, suggerendo di stanziare finanziamenti nazionali per dare corso alle disposizioni della comunicazione. Esso sottolinea le ulteriori possibilità di commercio elettronico offerte dai siti web compatibili con l'accesso per i disabili, e raccomanda che quest'aspetto venga trattato dalla comunicazione. Il parere sostiene la necessità di riorganizzare i siti Internet istituzionali dell'UE, riferendosi a quello specifico del CES e al lavoro richiesto per rendere compatibile Europa II, la nuova versione del sito web della Commissione. Garantire la compatibilità è una questione di cui dovrebbero comprendere l'importanza anche altre organizzazioni come quelle dei datori di lavoro e dei sindacati, specialmente nel contesto del prossimo anno europeo dei disabili, il 2003.

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