Est contro ovest attraverso le trasmissioni e registrazioni audio Capire meglio il modo in cui la radio e la voce hanno plasmato la cultura, la comunicazione con le masse e la diffusione della propaganda, aiuta ad analizzare il divario est-ovest in una luce diversa. Economia digitale © Shutterstock Le registrazioni vocali e radiofoniche hanno svolto un ruolo importante nell’evoluzione delle società e comunità euopee e dell’Unione sovietica. Dalla proliferazione della radio, o “radiofonicizzazione”, alla creazione di una “cultura acustica”, il ruolo svolto dalla riproduzione elettronica della voce nel plasmare le comunità si è evoluto in modo singolare nell’Unione Sovietica. Il progetto ELECTRIFIED VOICES (Electrified voices. Acoustic communities in the Soviet Union, Germany and Great Britain at the beginning of electronic voice reproduction), finanziato dall’UE, ha analizzato le prime fonti acustiche e i dibattiti radiofonici per cercare di capire il fenomeno. Ha studiato e confrontato tre paesi in tal senso, ovvero Germania, Gran Bretagna e Unione Sovietica, per documentare l’affermarsi di un nuovo tipo di comunità mediatica nell’Unione Sovietica. L’interesse era principalmente rivolto a capire la mediatizzazione delle comunità religiose, professionali e di genere nel paese. L’esame delle dinamiche tra suoni e comunità – in particolare le conseguenze sociali – ha rivelato le differenze nell’evoluzione della comunicazione nell’Unione Sovietica rispetto all’occidente. Ha considerato la voce del narratore onniscente, la voluta esclusione della musica, il rumore ambientale e il ruolo di un cameraman mobile nella creazione delle ideologie sia in oriente che in occidente. Il progetto ha anche esaminato la formazione di comunanze di tipo tecnico-scientistico, in particolare nella società sovietica, dove la scienza avrebbe dovuto risolvere i problemi sociali. Ha osservato che, con il perdurare del controllo statale fino agli anni 1980, la produzione di suoni nell’URSS non faceva distinzione tra intrattenimento, propaganda e lavaggio di cervello. È stato inoltre esaminato il concetto di suono da palco, che nasce nel mondo teatrale, per creare tipi di comunanze tradizionali basati sulla storia comune, la memoria collettiva condivisa e l’identità. Lo studio del rapporto tra il suono e i termini comunemente usati per il suono hanno inoltre rivelato che la diffusione delle tecnologie radiofoniche, cinematografiche e telefoniche in Russia è avvenuta in maniera completamente diversa rispetto all’Europa. La ricerca ha anche mostrato il disagio dei leader russi davanti al microfono tra il 1930 e il 1999. I risultati del progetto offrono un’angolazione molto interessante sulla riproduzione elettronica della voce e la comunicazione, nonché sulle ripercussioni sociali e politiche, aiutando a spiegare meglio il divario est-ovest e i suoi sintomi negli ultimi decenni. I ricercatori, sociologi e storici impegnati nel campo della cultura mediatica potranno trarre nuovi spunti da questo lavoro. Parole chiave Radio, divario est-ovest, cultura acustica, riproduzione elettronica della voce, memoria collettiva