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Liikanen discute con l'industria su come accelerare il decollo della banda larga

Per accelerare l'introduzione dell'accesso Internet a banda larga potrebbero essere necessari nuovi incentivi ed un cambiamento di politica: questo il messaggio emerso da una conferenza svoltasi il 7 marzo a Bruxelles, alla quale ha partecipato il commissario europeo per le Im...

Per accelerare l'introduzione dell'accesso Internet a banda larga potrebbero essere necessari nuovi incentivi ed un cambiamento di politica: questo il messaggio emerso da una conferenza svoltasi il 7 marzo a Bruxelles, alla quale ha partecipato il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen. Ad inviare il messaggio è stata l'EICTA (European Informationand Communications Technology Industry Association), la confindustria europea del settore delle telecomunicazioni che ha organizzato la conferenza, secondo la quale è necessario apportare due cambiamenti chiave al fine di garantire l'ampia disponibilità dei servizi a banda larga. In primo luogo, essa auspica l'introduzione di incentivi, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI) e i consumatori, per esempio sotto forma di detraibilità fiscale delle spese sostenute per l'acquisto delle apparecchiature necessarie per l'accesso a banda larga, oppure di credito d'imposta per la creazione di contenuti a banda larga. L'associazione sostiene inoltre la necessità di finanziamenti governativi per lo sviluppo di contenuti didattici destinati a questo tipo di trasmissione. In secondo luogo, l'EICTA esorta gli Stati membri a fornire le strutture necessarie alla creazione di partenariati fra gli enti locali e il settore privato, al fine di sviluppare un'infrastruttura di base per la banda larga. Inoltre, l'associazione chiede che vengano stanziati dei finanziamenti per garantire che le regioni meno sviluppate non siano escluse dallo sviluppo del nuovo tipo di connessione. Secondo l'EICTA tali misure sono fondamentali affinché il lancio della banda larga possa contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di trasformare l'Europa, entro il 2010, nell'economia della conoscenza più competitiva al mondo. Attualmente, fa notare l'associazione, l'effettivo decollo della banda larga è ostacolato da un circolo vizioso: senza incentivi per lo sviluppo di una rete a banda larga, la copertura del servizio risulta troppo limitata, scoraggiando la creazione dei relativi contenuti, e la scarsità di contenuti, a sua volta, aggrava ulteriormente la mancanza di incentivi per l'ampliamento della rete a banda larga. "L'attuale politica non basterà ad interrompere questo circolo vizioso e a far decollare la banda larga ad un ritmo accettabile e con una copertura geografica sufficiente affinché tutti i cittadini europei possano beneficiare del suo utilizzo", sostiene l'EICTA. L'odierna situazione negli Stati membri dell'UE, aggiunge, è caratterizzata da un numero eccessivo di tariffe elevate, da velocità di trasmissione ridotte e da contenuti troppo limitati. Liikanen ha risposto a tali preoccupazioni ricordando che la Commissione sta esercitando pressione sugli organismi nazionali di regolamentazione al fine di garantire che i gestori tradizionali delle telecomunicazioni consentano l'ingresso di nuovi operatori nel mercato, i quali possono contribuire alla promozione della banda larga. Anche la DG Concorrenza sta monitorando la situazione, ha aggiunto il Commissario, spiegando come la concorrenza fra i diversi mezzi per la fornitura dei servizi a banda larga (trasmissione via cavo, TV, DSL o linea digitale d'utente e satellite) costituisca, a suo avviso, uno dei principali stimoli al lancio della nuova tecnologia. Liikanen si è detto fiducioso del fatto che si registreranno progressi in questo ambito a partire dal momento in cui la banda larga verrà inserita nella lista delle priorità politiche dell'UE, in occasione del vertice di Barcellona che si terrà il prossimo 15 marzo.

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