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Cardiac fibrosis versus regeneration: lessons learned from the zebrafish

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Dal pesce zebra il modo per riparare il cuore

I danni subiti dal muscolo cardiaco umano dopo un attacco di cuore portano alla formazione irreversibile di tessuti cicatriziali. I ricercatori hanno esaminato il cuore dei pesci zebra, che riescono invece a ottenere un recupero completo dopo questi danni.

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Il progetto CAREFISH (Cardiac fibrosis versus regeneration: lessons learned from the zebrafish), finanziato dall’UE, ha sottoposto l’apice ventricolare del cuore dei pesci zebra a freddo estremo. Lo studio del modo in cui il tessuto riesce a ripristinarsi dopo criodanni cardiaci potrà indicare la via per future terapie destinate a migliorare la salute cardiovascolare umana. I criodanni provocano una massiccia morte cellulare e la successiva formazione di tessuto cicatriziale o fibrotico. A differenza di quanto si verifica negli esseri umani, in cui la cicatrice resta, nei pesci zebra essa regredisce e l’area danneggiata viene sostituita da nuovi cardiomiociti. Lo studio di queste stupefacenti capacità di recupero ha mostrato che prima della rigenerazione cardiaca si verifica una massiccia deposizione di collagene. L’epicardio, cioè lo strato esterno del muscolo cardiaco, fornisce i fibroblasti che sintetizzano questo collagene. Per tracciare le diverse popolazioni di cellule derivate dall’epicardio, i ricercatori hanno confrontato la rigenerazione cardiaca di diverse linee cellulari e la diversa espressione genetica durante il deterioramento del tessuto cicatriziale e la rigenerazione miocardica. Il team CAREFISH ha scoperto che nel cuore danneggiato, subito dopo il criodanno, risulta sovraregolato un gruppo di geni responsabili del legame incrociato tra collagene e fibre di elastina, un processo importante per il mantenimento della struttura della cicatrice. Nei mammiferi si ritiene che queste fibre mature con legami incrociati siano responsabili della formazione delle cicatrici fibrose che si verificano nei cuori in seguito a un infarto. Queste cicatrici hanno un tessuto duro, difficile a deteriorarsi, e sono una delle cause di insufficienza cardiaca nel caso di infarto al miocardio negli esseri umani. Il lavoro futuro analizzerà il ruolo di questi geni durante la rigenerazione cardiaca. Il team CAREFISH, inoltre, ha analizzato la funzione dei geni coinvolti nella promozione della proliferazione dei cardiomiociti e ha contribuito a istituire i protocolli di analisi del recupero funzionale del cuore criodanneggiato. Il lavoro del progetto CAREFISH è stato pubblicato su riviste sottoposte a revisione tra pari, come PLOS ONE, Journal of developmental biology e Cell Reports. Il passo successivo consisterà nell’accertare la natura del coordinamento biochimico tra risposta fibrotica e rigenerazione e nella sua traduzione in opzioni terapeutiche.

Parole chiave

Pesci zebra, attacco cardiaco, cicatrice, collagene, fibroblasto, elastina

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