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Surface modified luminescent and magnetic gold nanoparticles as cellular targeting agents

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Nuovi farmaci anti-cancro

La ricerca anti-cancro è sempre al lavoro Gli scienziati sono sempre all’opera per scoprire e sviluppare farmaci più innovativi, più specifici e meno tossici.

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I progressi registrati nella biologia del cancro hanno portato allo sviluppo di terapie molecolari mirate, tuttavia la chemioterapia continua ad essere il trattamento più diffuso per molti tipi di tumore. I farmaci chemioterapeutici come la cisplatina agiscono interponendosi e creando legami incrociati con il DNA delle cellule cancerose in rapida divisione, provocandone l’apoptosi. La chemioterapia, tuttavia, è associata a numerosi effetti collaterali che sollecitano lo studio di nuove soluzioni farmacologiche. Nel contesto di questa ricerca, l’elemento chimico del rutenio (Ru) è emerso come un medicinale antitumorale promettente, poiché possiede interessanti proprietà foto-fisiche e foto-chimiche modulabili tramite ligandi per colpire o riconoscere molecole o cellule specifiche. Il progetto NANOAGENTS (Surface modified luminescent and magnetic gold nanoparticles as cellular targeting agents), finanziato dall’UE, si proponeva di studiare complessi Ru in grado di intercalarsi con il DNA. A questo scopo, ha aggiunto complessi aromatici estesi al Ru, caratterizzandone l’efficienza del legame al DNA. Per quantificare la forza dell’interazione, gli scienziati hanno impiegato tecniche spettroscopiche che consentivano la misurazione delle costanti del legame del DNA di ogni complesso Ru. I valori ottenuti indicano che questi complessi formano addotti forti e stabili con il DNA e inducono un comportamento dipendente dal ligando chelante. L’incorporazione del ligando tetraaza fenantrolina ha permesso ai ricercatori di utilizzare la luce per attivare o disattivare la tossicità dei composti, una caratteristica che potrebbe risultare estremamente interessante per l’industria farmaceutica. Per convalidare l’attività di questi complessi in vitro, gli scienziati hanno utilizzato cellule di cancro alla cervice HeLa, osservando che i complessi Ru hanno la capacità di attraversare la membrana cellulare e indurre l’apoptosi, cioè l’effetto desiderato dei farmaci anticancro. Oltre agli impieghi diretti a scopo terapeutico, i risultati ottenuti dal team NANOAGENTS potrebbero trovare applicazione nell’imaging dei tessuti e nella somministrazione dei farmaci.

Parole chiave

Cancro, farmaco, cisplatina, DNA, apoptosi, rutenio, imaging dei tessuti

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