Busquin inaugura la prima riunione del comitato direttivo del GMES
Il 19 marzo, il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha inaugurato a Bruxelles la prima riunione del comitato direttivo del GMES (Monitoraggio globale dellambiente e della sicurezza), che riunisce utenti e fornitori dei servizi GMES allo scopo di coadiuvare l'attuazione dell'iniziativa. La Commissione sta programmando di sviluppare una capacità di monitoraggio globale per la tutela ambientale e la sicurezza in Europa, che diventi autonoma e operativa entro il 2008. Il GMES punta a concentrare le attività europee, al momento frammentarie, di osservazione satellitare e di telerilevamento, in vista di sostenere le politiche comunitarie. "In Europa disponiamo di tecnologie scientifiche e spaziali di prim'ordine. Dobbiamo ampliarne e migliorarne l'uso perché ci aiutino a rispondere alle sfide di una società in via di globalizzazione. Il GMES non riveste solo un'importanza strategica per la ricerca spaziale, ma consentirà all'Europa di proiettare al meglio i propri valori e le proprie politiche nel mondo, per esempio per garantire lo sviluppo sostenibile", ha dichiarato il commissario Busquin. Il sistema di monitoraggio, un'iniziativa congiunta della Commissione europea e dell'Agenzia spaziale europea (ESA), avrà un ruolo importante da svolgere nel far fronte ai disastri naturali. Combinando i dati trasmessi da ENVISAT, lanciato il 1° marzo, e di altri sistemi di osservazione terrestri, aerei e marini, il GMES consentirà ai ricercatori, alle aziende private e agli enti pubblici europei di migliorare il monitoraggio dei cambiamenti climatici, controllare l'inquinamento ambientale e reagire alle emergenze. Negli ambiti della tutela e della sicurezza, il GMES contribuirà a ottimizzare varie forme di traffico tra cui quello marittimo, accelerare le risposte transfrontaliere a eventi catastrofici, monitorare i movimenti dei rifugiati e facilitare la distribuzione di aiuti alimentari e medici. Su scala globale, il GMES fornirà strumenti di verifica che contribuiranno al monitoraggio preciso dell'attuazione dei protocolli internazionali, come quello di Kyoto. Su scala regionale, invece, il sistema aiuterà le autorità locali a individuare problemi come l'erosione costiera e lo stress ambientale, facilitando un'adeguata reazione alle catastrofi naturali. L'iniziativa GMES si baserà su una struttura tripartita: un comitato direttivo, un gruppo di supporto che dovrà preparare le proposte da eseguire nell'ambito del piano d'azione GMES, oltre a coordinare e garantire la coerenza generale dei dati, e un forum GMES, che promuoverà il dialogo costante tra tutte le parti coinvolte nella valorizzazione, nel monitoraggio e nella produzione di informazioni per le politiche ambientali e di sicurezza.