L'UE ha raggiunto l'obiettivo di stabilizzazione delle emissioni di gas-serra fissato per il 2000
Secondo quanto rivelano i dati pubblicati il 29 aprile dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), l'UE ha raggiunto l'obiettivo di stabilizzazione delle emissioni di gas-serra entro il 2000, fissato dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). La relazione dell'AEA mostra infatti che le emissioni complessive di tali gas, ritenuti responsabili del cambiamento climatico globale causato dall'uomo, sono state ridotte del 3,5 per cento nel 2000 rispetto al 1990, anno di riferimento. Il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha definito tali risultati "una buona notizia", ricordando tuttavia che la maggior parte degli Stati membri è ancora ben al di sopra dei livelli che occorre raggiungere per rispettare l'impegno assunto nel quadro del Protocollo di Kyoto, ovvero ridurre le emissioni di gas-serra dell'8 per cento rispetto ai livelli del 1990, entro il periodo 2008-2012. Secondo il Commissario, sono necessari ulteriori sforzi e misure politiche per raggiungere gli obiettivi di Kyoto e per arrestare il lieve aumento delle emissioni, registrato fra il 1999 e il 2000. "Gli ultimi dati forniscono un chiaro segnale di conferma della necessità di intraprendere ulteriori azioni", ha aggiunto la Wallström. In base ai dati dell'AEA, nel 2000 le emissioni totali di gas-serra sono diminuite del 3,5 per cento rispetto ai livelli del 1990 e del 3,8 per cento rispetto all'anno di riferimento (1999). Nel 2000, le emissioni di anidride carbonica, che rappresentano circa l'80 per cento del totale delle emissioni di gas-serra nell'UE, sono diminuite dello 0,5 per cento rispetto a dieci anni prima. I dati rivelano che, se considerate singolarmente, le emissioni di anidride carbonica sono aumentate dello 0,5 per cento nel periodo 1999-2000. "Queste cifre mostrano chiaramente come, nel 2000, i progressi compiuti dall'UE verso il raggiungimento dell'obiettivo di Kyoto abbiano subito una lieve battuta d'arresto", ha affermato il direttore esecutivo dell'AEA Domingo Jiménez-Beltrán. "La situazione attuale è la seguente: l'UE si trova quasi a metà strada verso il raggiungimento del traguardo, ma è già trascorsa più della metà del tempo che ci separa dal 2008, l'inizio del primo periodo di adeguamento previsto dal Protocollo". Secondo l'AEA, una delle principali cause dell'aumento complessivo delle emissioni fra il 1999 e il 2000 è costituita dalla crescita delle emissioni di anidride carbonica generate dalla produzione di elettricità e calore, dovuta, in parte, all'intensificarsi della produzione elettrica mediante combustibili fossili nel Regno Unito, il secondo principale produttore di gas-serra nell'UE. Un aumento delle emissioni di tali gas si è registrato anche in Grecia, Spagna, Irlanda, Italia e Belgio. La Spagna è il paese più lontano dal raggiungimento della quota di riduzione delle emissioni attribuitale ai fini del conseguimento dell'obiettivo dell'UE. Nel 2000 le sue emissioni sono infatti aumentate del 33,7 per cento rispetto al decennio precedente, una cifra pari ad oltre il doppio dell'incremento del 15 per cento consentito fra il 1990 e il 2008-2012. All'estremità opposta dello spettro vi è la Germania, il maggior responsabile delle emissioni di gas-serra nell'UE, la quale ha fatto registrare la percentuale più elevata di abbattimento delle emissioni fra gli Stati membri, ottenendo uno straordinario 19,1 per cento nel corso del decennio. Questo livello non è lontano dal 21 per cento che tale paese dovrà raggiungere nel periodo 2008-2012.