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Secondo Liikanen, le reti di ricerca sono una componente fondamentale del SER e dell'innovazione

Il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha sottolineato l'importanza delle reti di ricerca per il settore scientifico, lo Spazio europeo della ricerca (SER), l'innovazione, la deregolamentazione e la cooperazione internazionale. In un disco...

Il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha sottolineato l'importanza delle reti di ricerca per il settore scientifico, lo Spazio europeo della ricerca (SER), l'innovazione, la deregolamentazione e la cooperazione internazionale. In un discorso tenuto il 22 maggio a Bruxelles in occasione del vertice "Rete di ricerca globale" e della manifestazione per l'entrata in funzione di GEANT, Liikanen ha menzionato "l'immenso contributo che GEANT e le reti di ricerca in generale stanno fornendo alla realizzazione di una società basata sulla conoscenza in Europa". Egli ha osservato che, sin dal suo esordio, GEANT ha interconnesso all'incirca 32 paesi europei "ed è quindi in leggero vantaggio rispetto alla nostra integrazione politica allargata". Il Commissario ha aggiunto che le reti di ricerca sono uno strumento di indagine e costituiscono un elemento chiave dello Spazio europeo della ricerca. "Esse riuniscono ricercatori di tutte le regioni d'Europa, mitigando le disparità ed agevolando l'accesso alle fonti d'informazione ed al processo di valorizzazione dei risultati". Egli ha proseguito sostenendo che le reti di ricerca sono altresì uno "stimolo all'innovazione" poiché esse "assistono migliaia di ricercatori on line che sono considerati l'avanguardia di Internet, sviluppando al massimo la tecnologia disponibile". Attraverso la promozione della concorrenza delle infrastrutture e dei servizi a banda larga che saranno commercializzati in futuro, le reti di ricerca sono nel contempo uno strumento di "valutazione comparata della deregolamentazione in Europa", ha dichiarato il Commissario. Liikanen ha richiesto altresì che siano apportati miglioramenti sostanziali all'infrastruttura europea della ricerca, così da consentire all'Europa di affrontare con successo i propri concorrenti. Nel riferirsi all'impegno ambizioso di destinare alla ricerca, allo sviluppo ed all'innovazione, entro il 2010, il tre per cento del PIL, assunto dai capi di Stato e di governo al Consiglio di Barcellona di quest'anno, Liikanen ha dichiarato: "Vista l'intenzione dell'Europa di stabilire, mantenere e consolidare la leadership nei settori chiave della ricerca, si rende necessario apportare continui e più efficaci miglioramenti alla sottostante infrastruttura del settore. A tal fine, si dovrebbe utilizzare la più recente tecnologia all'avanguardia che in molti casi non è ancora commercializzata su larga scala". Nel sottolineare l'importanza che le reti di ricerca acquisiranno nel sesto programma quadro (6PQ), Liikanen ha rilevato che le tematiche collegate alle attività scientifiche riceveranno fondi per un ammontare doppio rispetto al quinto programma quadro (5PQ). Tale incremento dei finanziamenti è finalizzato a: - rafforzare le reti di comunicazioni a banda larga per i ricercatori, raggiungendo i 100 gigabit al secondo e progredendo verso i terabit; - connettere l'infrastruttura europea della ricerca con infrastrutture simili di altre parti del mondo, garantendo un approccio globale coerente; - sviluppare le reti GRID ad alto rendimento per favorire la costituzione di laboratori virtuali europei congiunti; - promuovere la sperimentazione su larga scala delle reti della prossima generazione. "Tali obiettivi di ricerca richiedono alle parti interessate vedute ambiziose ed un impegno maggiore", ha dichiarato Liikanen.

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