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L'EURAB propone una procedura più semplificata per la valutazione del 6PQ

Un nuovo orientamento sulle modalità con cui si dovrebbero valutare le proposte per il sesto programma quadro è stato presentato dal gruppo indipendente EURAB (Comitato consultivo europeo della ricerca). I proposti cambiamenti della procedura di valutazione sono stati accolti ...

Un nuovo orientamento sulle modalità con cui si dovrebbero valutare le proposte per il sesto programma quadro è stato presentato dal gruppo indipendente EURAB (Comitato consultivo europeo della ricerca). I proposti cambiamenti della procedura di valutazione sono stati accolti favorevolmente dal commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin. Se da un lato l'EURAB suggerisce il mantenimento di alcuni elementi del precedente programma quadro, come ad esempio il seguito dei programmi specifici da parte di gruppi di esperti responsabili della valutazione degli inviti a presentare manifestazioni d'interesse, dall'altro richiede altresì alcuni cambiamenti chiari. Si dovrebbe eliminare l'anonimato delle proposte, poiché il registro dei proponenti è un elemento chiave della valutazione. Allo stesso modo andrebbe soppresso anche l'anonimato dei valutatori, in modo tale da renderli maggiormente responsabili. In effetti l'EURAB sostiene che i proponenti dovrebbero poter indicare (unitamente ad una giustificazione delle loro motivazioni) determinati valutatori ai quali non intendono affidare l'esame delle loro proposte. Secondo l'EURAB, i valutatori non dovrebbero recarsi necessariamente a Bruxelles e potrebbero svolgere la maggior parte della procedura di valutazione nei loro luoghi di residenza. La nomina di un valutatore principale e l'utilizzo della distribuzione elettronica delle proposte favorirebbero tale procedura. L'elenco dei valutatori disponibili dovrebbe risultare da una banca dati centrale costituita dalle università e dalle organizzazioni scientifiche ed industriali nazionali ed europee, con l'indicazione dei settori di valutazione in cui i valutatori sono maggiormente competenti. Essi dovrebbero essere equamente suddivisi fra mondo industriale e accademico, nazionalità e sesso. In termini di criteri di valutazione, l'EURAB ritiene che andrebbe incoraggiata la ricerca ad alto rischio e con un potenziale elevato. Esso propone altresì di includere l'innovazione quale criterio di valutazione delle proposte di ricerca applicata. In linea con questo parere, l'EURAB sottolinea che andrebbe prestata particolare attenzione all'utilizzo di valutatori non europei nell'esame delle proposte per le quali esiste concorrenza con l'Europa. Si dovrebbe altresì prestare una considerazione diversa alle proposte di ricerca applicata e di base. Infine, l'EURAB ammonisce che le attività di sensibilizzazione sono necessarie sia anteriormente sia successivamente alla procedura di valutazione. In via preliminare, occorre che gli Stati membri vengano a conoscenza degli eccellenti centri di ricerca dei paesi candidati all'adesione, cosicché l'introduzione di nuovi strumenti non implichi una minore partecipazione di tali paesi al programma quadro. Dopo la valutazione e la ricerca si dovrebbe procedere alla diffusione dei risultati e delle applicazioni. Ciò fornirebbe indicazioni precise sulle applicazioni della ricerca. L'EURAB, che è stato costituito nel giugno 2001, è composto da 45 rappresentanti del mondo scientifico ed industriale provenienti da tutta Europa.

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