Uno studio della Commissione conduce all'elaborazione di linee guida per le gestanti sieropositive
Una ricerca condotta da un consorzio europeo di scienziati ha permesso di elaborare una serie di linee guida per ridurre la trasmissione dell'HIV dalla madre al bambino (trasmissione perinatale o MTCT). Il parere relativo alle buone prassi, che sarà pubblicato il 28 giugno, è stato redatto da un consorzio di 15 gruppi di ricerca provenienti da sette paesi europei. La relazione sottolinea che l'adozione di determinate precauzioni e il ricorso ad una terapia antiretrovirale durante la gravidanza, il travaglio e nel periodo neonatale possono ridurre il rischio di trasmissione perinatale dal 15-20 per cento a solo il due per cento. "La definizione di linee guida per il trattamento dell'HIV, in grado di limitare il rischio di trasmissione del virus dalla madre al bambino, è un buon esempio dei vantaggi derivanti dalla cooperazione nel campo della ricerca a livello europeo", ha affermato il commissario per la Ricerca Philippe Busquin. "L'HIV non conosce confini, pertanto occorre riunire i migliori esperti al fine di arrestare l'epidemia e trovare delle terapie appropriate". In tutto il mondo sono 40 milioni le persone affette da HIV/AIDS, 17,6 milioni delle quali donne. In Europa si contano 560.000 malati di AIDS. Il numero di adulti affetti da HIV continua ad aumentare (il virus ha contagiato 30.000 persone nel 2001, il 25 per cento delle quali donne). La Commissione afferma che il numero di gestanti sieropositive è un fattore di crescente preoccupazione. Sebbene risulti efficace nel rallentare l'evoluzione della malattia, la terapia antiretrovirale attualmente disponibile deve essere utilizzata oculatamente e in particolari circostanze. Le linee guida della Commissione raccomandano di: - sottoporre tutte le donne in gravidanza (e, se possibile, anche i loro partner) ad un test per l'HIV; - offrire a tutte le donne affette da HIV la possibilità di partorire mediante taglio cesareo (prima del travaglio e della rottura delle membrane), poiché è stato dimostrato che questo metodo riduce il rischio di contagio perinatale; - offrire a tutte le donne infette da HIV la possibilità di sottoporsi ad una terapia antiretrovirale durante la gravidanza per ridurre il rischio di trasmissione perinatale, basando la scelta della terapia e i relativi tempi di somministrazione sul quadro clinico della madre; - sottoporre il bambino ad una terapia antiretrovirale immediatamente dopo la nascita; - sconsigliare vivamente l'allattamento al seno alle madri sieropositive, poiché ciò comporta un rischio di trasmissione perinatale elevato e inutile, vista l'esistenza di metodi alternativi sicuri. La Commissione europea è impegnata nella lotta contro l'AIDS in Europa attraverso la priorità "Lotta contro le principali malattie" del sesto programma quadro (6PQ). Inoltre, contribuisce alla lotta contro la malattia nei paesi in via di sviluppo mediante il programma di sperimentazioni cliniche Europa-paesi in via di sviluppo (EDCTP), nell'ambito del quale saranno stanziati 200 milioni di euro per la promozione della cooperazione fra l'Africa e l'Europa.