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New light on the gamma-ray sky: unveiling cosmic-ray accelerators in the Milky Way and their relation to pulsar wind nebulae

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Pulsar a raggi gamma

Ogni tre ore il veicolo spaziale Fermi traccia una mappa dell’intero cielo a lunghezze d’onda dei raggi gamma. Questo gli consente di individuare molte pulsar, ossia stelle di neutroni magnetizzate e rotanti che emettono fasci di luce.

Energia icon Energia

Il telescopio di grande area (LAT) di Fermi scansiona ripetutamente l’intero cielo, approfondendo costantemente il suo ritratto del cielo in raggi gamma, la forma più energetica di luce. Mentre l’energia della luce visibile rientra circa tra 2 e 3 eV, il LAT rileva raggi gamma con energie che variano tra 20 milioni a oltre 300 miliardi di elettronvolt (GeV). Qualsiasi oggetto che produce raggi gamma a queste energie sta subendo dei processi astrofisici straordinari. Prima dell’inizio di questo progetto finanziato dall’UE, tra tutte le fonti localizzate dai satelliti a raggi gamma e dai telescopi Cherenkov collocati sul terreno, centinaia di fonti di raggi gamma galattici non avevano un chiaro omologo a lunghezze d’onda ottiche, radio o dei raggi X. Il progetto P-WIND (New light on the gamma-ray sky: Unveiling cosmic-ray accelerators in the Milky Way and their relation to pulsar wind nebulae) si aspettava che molte fonti fossero delle pulsar o nebulose alimentate da pulsar. Lo studio di queste fonti non identificate (concentrandosi sui plerioni o “pulsar wind nebulae” (PWNe)) usando dati a lunghezze d’onda multiple, in particolare quelli ottenuti dal LAT a bordo del veicolo Fermi, è stato l’obbiettivo principale di questo progetto. I ricercatori hanno effettuato un’analisi caso per caso di diverse PWNe, mostrando che l’emissione da queste fonti può essere modellata molto bene supponendo che esse siano delle PWNe evolute in cui il campo magnetico sia adesso diminuito, soffocando pertanto l’emissione di sincrotrone. Inoltre è stata effettuata un’analisi più generale usando dati del Fermi LAT al di sopra dei 10 GeV di 58 migliaia di miliardi di fonti di elettronvolt all’interno di 5 gradi del piano galattico. Questa ha portato all’individuazione di 30 fonti, tra cui sono state identificate 11 promettenti PWNe candidate e 5 PWNe. Questa popolazione aumentata di fonti GeV individuate ha giustificato la previsione che le PWNe evolute sono una classe dominante di fonti nella regione dei raggi gamma. P-WIND ha fornito nuovi vincoli sulle proprietà delle PWNe e nuovi indizi sulla natura delle fonti non identificate grazie a una localizzazione parallela di una pulsar, un resto di supernova e una potenziale regione di formazione delle stelle (W43).

Parole chiave

Raggi gamma, pulsar, P-WIND, plerione

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