La Commissione costituirà un gruppo di esperti di alto livello sulle tecnologie dell'idrogeno e della pila a combustibile
Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha annunciato l'imminente costituzione di un gruppo di esperti di alto livello sulle tecnologie dell'idrogeno e della pila a combustibile. L'idrogeno potrebbe essere una fonte di energia pulita per il 21° secolo. Esso è in grado di alimentare autovetture e centrali di generazione elettrica e può sostituire qualsiasi fonte di elettricità, dalle batterie dei telefoni cellulari ai motori degli autobus. Il gruppo incoraggerà lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie dell'idrogeno e della pila a combustibile e definirà una strategia in materia di tecnologia dell'idrogeno a livello comunitario, che conduca alla creazione di una piattaforma industriale dell'idrogeno. Il gruppo comprenderà direttori di rinomati centri europei di ricerca, produttori di sistemi e componenti della pila a combustibile, rappresentanti di società e servizi pubblici attivi nel settore energetico, di aziende automobilistiche e dei trasporti pubblici. "L'idrogeno segna una rivoluzione nel modo di produrre e immagazzinare l'energia", ha dichiarato Busquin. "Finora, nella "civiltà del combustibile fossile", abbiamo tentato di raggiungere un compromesso fra l'esigenza di favorire la crescita economica e garantire nel contempo che la stessa eserciti un impatto minimo sull'ambiente". "Tuttavia, gli Stati membri ed il settore industriale non possono attuare questa rivoluzione da soli", ha proseguito il Commissario. "Gli sforzi non sono concentrati, le risorse si disperdono ed i costi sono estremamente elevati. Occorre un maggiore impegno a livello comunitario per semplificare e far convergere in modo coerente le diverse iniziative. Il gruppo di esperti di alto livello ci aiuterà a raggiungere questo ambizioso obiettivo". L'idrogeno può essere direttamente utilizzato nei processi di combustione alla stregua della benzina e del gas naturale, ma le pile a combustibile rappresentano la tecnologia più promettente per l'impiego dell'idrogeno nella produzione elettrica. L'idrogeno può essere ottenuto da numerose fonti energetiche primarie: attraverso il trattamento dei combustibili fossili o dei biocombustibili, oppure tramite l'elettrolisi dell'acqua utilizzando l'elettricità generata da fonti di energia rinnovabile come quella solare, eolica, delle onde o maremotrice. L'idrogeno può quindi fungere da collegamento nel passaggio da un'economia basata sull'energia ottenuta da combustibili fossili ad un'economia maggiormente basata sull'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Attualmente, le tecnologie dell'idrogeno sono ancora costose e non esiste un'infrastruttura di distribuzione simile a quella dei combustibili fossili. L'idrogeno è stato finora utilizzato come carburante nelle applicazioni aerospaziali, ma sono in fase di sviluppo veicoli elettrici nonché sistemi per la produzione di calore ed elettricità che prevedono l'utilizzo della pila a combustibile. Gli ingegneri stanno considerando perfino la possibilità di realizzare aerei, treni e navi ad idrogeno. Con l'aumento dell'utilizzo di energia, la tecnologia dell'idrogeno potrebbe rappresentare altresì una fonte di approvvigionamento energetico più sicura. Il settore dei trasporti presenta la più alta tendenza alla crescita del consumo energetico, con un aumento del 16 per cento previsto entro il 2010. Il trasporto su strada incide nel contempo per quasi un quarto delle emissioni di biossido di carbonio. La tecnologia europea dell'idrogeno e della pila a combustibile è attualmente frammentata, risentendo della congiuntura regionale o nazionale. Se da un lato l'importo totale dei fondi comunitari investiti in questo settore di ricerca è stimato fra i 50 ed i 60 milioni di euro all'anno, dall'altro tale dato rappresenta un terzo della somma investita negli USA ed un quarto della spesa del Giappone. Si auspica che una strategia comunitaria di ricerca tecnologica nel settore della pila a combustibile e dell'idrogeno raggiunga una "massa critica" e migliori l'efficacia degli aiuti pubblici dell'UE. È probabile che il gruppo collabori con la Commissione alla redazione di un'agenda strategica di ricerca.