L'UE mira a garantire che i paesi in via di sviluppo beneficino dell'utilizzo delle loro risorse nelle invenzioni biotecnologiche
L'UE ha presentato una proposta all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), nella quale illustra alcuni piani per aiutare i paesi in via di sviluppo, che possiedono abbondanti risorse biologiche, a beneficiare delle invenzioni biotecnologiche basate sull'impiego di tali risorse. La proposta analizza il rapporto fra l'accordo TRIPS (diritti di proprietà intellettuale connessi al commercio), in virtù del quale è consentito brevettare le invenzioni biotecnologiche, e la Convenzione sulla diversità biologica, il cui obiettivo consiste nel preservare la biodiversità e il suo utilizzo sostenibile. "Molti ecosistemi complessi potrebbero rivelarsi delle miniere di 'oro verde': farmaci, nuove varietà di colture e altri benefici per il mondo intero", ha affermato il commissario europeo per il Commercio Pascal Lamy, accogliendo favorevolmente l'iniziativa. "È più che giusto che i paesi in possesso di tali risorse traggano profitto dalla valorizzazione di queste ultime. Con l'odierna iniziativa, l'UE riafferma il proprio impegno a porre lo sviluppo al centro dei negoziati dell'OMC in corso", ha dichiarato il Commissario. I paesi in via di sviluppo temono che l'accordo TRIPS spinga quanti intendono brevettare un'invenzione biotecnologica a trascurare i principi della Convenzione sulla diversità biologica, la quale stabilisce che i ricercatori debbano ottenere l'autorizzazione dei paesi di provenienza dei materiali biologici che intendono impiegare nelle proprie invenzioni e condividere con essi i relativi profitti. Tali paesi, inoltre, sostengono che la mancanza di informazioni sulla provenienza geografica dei biomateriali impiegati nelle invenzioni rende difficile un controllo sistematico dell'utilizzo commerciale di tali risorse, così come la verifica del rispetto della Convenzione sulla diversità biologica. La proposta dell'UE sostiene che la Convenzione e l'accordo TRIPS sono compatibili e possono rafforzarsi reciprocamente. In uno dei punti principali, essa afferma che quanti intendono inoltrare richiesta di brevetto per un nuovo prodotto sviluppato a partire da materiali biologici dovrebbero indicare la provenienza geografica di tali materiali.