Via libera al sesto programma quadro
I programmi specifici del sesto programma quadro (6PQ) sono stati adottati nel corso del Consiglio "Competitività", tenutosi a Bruxelles il 30 settembre. Tale approvazione servirà a garantire il lancio delle iniziative chiave di ricerca prima della conclusione del quinto programma quadro (1998-2002). La notizia della decisione del Consiglio è stata accolta positivamente e con evidente sollievo. Il consenso sui programmi è stato raggiunto grazie ad un compromesso in merito alla questione, potenzialmente controversa, della ricerca sulle cellule staminali. In una dichiarazione, infatti, sono stati indicati i settori che non beneficeranno dei finanziamenti europei finché non vi saranno ulteriori dibattiti. Nell'apprendere la notizia, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha sottolineato l'effetto positivo che tale decisione eserciterà sulle attività di ricerca e sviluppo (R&S), definendola un passo fondamentale verso la creazione dello Spazio europeo della ricerca. "Sono soddisfatto di questo importantissimo voto. Ora tutto è pronto per il prossimo avvio dei programmi di ricerca [...]. La rapida conclusione del processo decisionale relativo agli ambiziosi programmi di ricerca dell'UE fornisce un'altra solida base per la creazione di un vero e proprio Spazio europeo della ricerca", ha affermato Busquin. Il ministro danese per la Scienza, la Tecnologia e l'Innovazione Helge Sander ha espresso analogo compiacimento. "Sono alquanto sollevato e lieto del fatto che finalmente si sia raggiunto un accordo sui cinque programmi specifici. Ciò significa che le attività di ricerca potranno essere avviate molto presto". Nel corso dei dibattiti, talvolta questo risultato è apparso irraggiungibile. Il finanziamento della ricerca sulle cellule staminali embrionali nell'ambito del 6PQ appariva incompatibile con le legislazioni nazionali di alcuni Stati membri, fra cui la Germania, l'Italia e l'Irlanda. Altri Stati membri avevano addirittura considerato l'ipotesi di opporsi all'adozione del 6PQ alla luce di tale ostacolo. Anche il Parlamento europeo si è detto preoccupato per il fatto che l'organismo europeo, eletto direttamente dai cittadini, non sia stato sufficientemente consultato sulla questione della bioetica. Il compromesso, tuttavia, vieta fino al dicembre del 2003 il finanziamento europeo della ricerca sulle cellule staminali umane, sulla clonazione e sulle modificazioni genetiche. A quel punto, la Commissione, in consultazione con il Parlamento, avanzerà una proposta sulle procedure di attuazione e la regolamentazione per il finanziamento della ricerca in questi ambiti. I cinque programmi specifici del 6PQ sono i seguenti: - Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca - Strutturare lo Spazio europeo della ricerca - Attività del Centro comune di ricerca (CE) - Energia nucleare - Attività del Centro comune di ricerca (Euratom) Il bilancio complessivo per le attività condotte nell'ambito del 6PQ ammonta a 17,5 miliardi di euro.
Paesi
Danimarca