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Contenuto archiviato il 2024-06-18

The olive and the vine in European Prehistory

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Origini dell’olivo e della vite

Uno studio dell’olivo e della vite nella preistoria europea è stato condotto per rivalutare la loro biogeografia e rilevare le origini della produzione di vino e olio d’oliva in Europa.

Vino e olio d’oliva sono alcuni dei prodotti preferiti di oggi, che hanno svolto un ruolo importante nella preistoria europea. La coltivazione, la domesticazione e lo sfruttamento della vite e dell’olivo hanno trasformato la storia agricola, economica e sociale dell’Europa. Senza queste colture e i loro prodotti, il vino e l’olio, l’ambiente, il paesaggio, l’agricoltura e il commercio sarebbero stati completamente diversi. Il progetto OVIPE (The olive and the vine in European prehistory), finanziato dall’UE, ha ricostruito la biogeografia dell’olivo e della vite, esplorato il loro movimento verso l’Europa, e definito i processi alla base del loro antico sfruttamento. Approcci analitici e teorici sono stati integrati al fine di visualizzare il processo di domesticazione come una catena causale di base. Il cambiamento comportamentale umano conduce al cambiamento genetico e quindi alla variazione morfologica delle piante. Tali cambiamenti sono stati rilevati attraverso le prove per la modifica del paesaggio, l’aumento delle specie domesticate, i cambiamenti morfologici, il trattamento delle colture, il cambiamento tecnologico, e l’aumento e il miglioramento degli impianti di stoccaggio. Il lavoro ha coinvolto la raccolta dei noccioli delle olive e dei semi d’uva di vecchie varietà ancora presenti in Grecia e Cipro. Analizzando la varietà della morfologia del seme, sono stati determinati criteri precisi che hanno permesso di distinguere tra selvaggio moderno e campioni coltivati. Il team ha anche creato una grande raccolta di dati e modelli archeobotanici. In seguito a ciò, sono stati identificati il carbone di legna di vite e di olivo nei campioni provenienti da siti del 3º millennio di Creta. I risultati dei dati sono stati combinati con le informazioni precedenti dal materiale archeobotanico ricavato dagli stessi siti. Inoltre, i dati sul carbone del Vicino Oriente e della costa della Turchia sono stati raccolti al fine di comprendere i tempi di trasformazioni simili su percorsi in Europa. Attraverso approfondite ricerche sul campo e la caratterizzazione dei resti archeobotanici di grandi quantità di uva pigiata e noccioli di olive schiacciate,era evidente la presenza di residui di produzione di vino e olio d’oliva da otto siti del 3º e del 2º millennio in Grecia e a Cipro. I risultati indicano che la prova del carbone significa interazione intensiva sia di oliva che di vite nel corso del 3º millennio in Grecia e a Cipro. Questo suggerisce fortemente la loro coltivazione e non soltanto la loro raccolta in natura. La diffusione dei risultati di OVIPE ha incluso un articolo di collaborazione per il Journal of Archaeological Science.

Parole chiave

Olivo, vite, vino, olio d’oliva, preistoria europea, OVIPE

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