Le esposizioni scientifiche itineranti arrivano a Bruxelles
Il 5 novembre, il commissario europeo per la ricerca Philippe Busquin ha visitato tre esposizioni scientifiche itineranti sostenute con fondi comunitari, allestite attualmente a Bruxelles. Non è un caso che le esposizioni siano giunte nel cuore dell'UE durante la Settimana europea della scienza e della tecnologia. Ispirati dalla campagna britannica dal titolo "Poetry on the underground" (Poesia in metropolitana), gli organizzatori dell'iniziativa "Science on the Buses" (Scienza in autobus) intendono diffondere il messaggio secondo cui la scienza fa parte della vita quotidiana. L'autobus toccherà tutt'e 15 le capitali dell'UE utilizzando l'affissione di poster per porre interrogativi del tipo "Più vite o vite migliori?". Il pubblico, ed in particolare i giovani, sono invitati a rispondere attraverso il sito web del progetto o inviando un messaggio di testo. "È importante pensare ad una scienza del futuro e conoscere l'opinione dei giovani sulla scienza", ha dichiarato al Notiziario CORDIS Jochen Pichler della University of the West of England, coordinatore del progetto. Un'altra esposizione dal titolo "Sm@rt on tour" presenta tecnologie nuove o rivisitate all'insegna del motto "Progettazione per tutti". L'obiettivo di Sm@rt (Society moves with advanced research and technology - La società progredisce con la ricerca e la tecnologia avanzate) è di spiegare in che modo la tecnologia può essere impiegata per aiutare i disabili, evidenziando così come essa sia in grado di recare vantaggi all'intera società. In un'intervista al Notiziario CORDIS, Jan Engelen dell'Università di Lovanio ha dichiarato: "Il tour intende dimostrare come ciò che per qualcuno è un semplice giocattolo per altri può rappresentare un aiuto reale". I due rimorchi mobili appositamente costruiti per il progetto contengono computer capaci di ingrandire o leggere testi, consentendo ai malvedenti di navigare su Internet. Vi è anche un gioco da tavolo computerizzato che consente di spostare le pedine sulla tavola da gioco con semplici movimenti della testa. A Busquin sono stati mostrati telefoni che visualizzano l'immagine dell'interlocutore all'altro capo del telefono, consentendo alle persone di comunicare attraverso il linguaggio dei segni. I visitatori dell'esposizione possono provare altresì snowboard virtuali, progettati per aiutare le vittime di incidenti a riacquistare il senso dell'equilibrio in modo divertente. La tecnologia consente altresì ai non disabili di sperimentare come vede o sente un individuo con difetti ottici o uditivi. L'esposizione "Sm@rt" è già stata ospitata in Danimarca ed in Italia e dopo il Belgio raggiungerà la Svezia. Engelen ha dichiarato che anche la Grecia ed il Giappone hanno manifestato interesse ad accogliere l'esposizione. "Composites on tour" è un'esposizione itinerante che spiega cosa sono i materiali compositi, per cosa vengono utilizzati, come vengono prodotti e dove vengono impiegati. L'esposizione è allestita in un grande container, il primo al mondo costruito esclusivamente con materiali compositi. Questa esposizione e le altre due correlate hanno ricevuto un finanziamento della Commissione per un totale di 0,5 milioni di euro. L'esposizione ha già effettuato 50 fermate nell'UE con un'affluenza di 35.000-40.000 visitatori. I vantaggi dei materiali compositi sono riscontrabili negli oggetti in mostra come, ad esempio, il cerchione di una ruota. Un cerchione d'acciaio pesa circa 50 kg, mentre la versione costruita con materiali compositi ne pesa soltanto 18. Il Professor Ignaas Verpoest dell'Università di Lovanio ha riferito al Commissario che: "I materiali compositi utilizzati per costruire le turbine eoliche uniscono i vantaggi dell'acciaio e dei polimeri". Egli ha spiegato che tali materiali associano allo scarso peso dei polimeri la robustezza dell'acciaio. Nel proseguire la sua visita, Busquin ha precisato di aver già letto la documentazione relativa ai progetti, ma ha aggiunto: "È sempre meglio constatare di persona". Egli ha poi sottolineato che: "La Settimana della scienza dimostra che gli europei sono capaci di collaborare".