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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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La Commissione propone la creazione di un'impresa comune per la ricerca sulle scorie nucleari

La Commissione europea ha proposto un pacchetto di misure per lo sviluppo di un approccio comunitario alla sicurezza nucleare che comprendono un maggiore coordinamento dei programmi nazionali di ricerca, la creazione di un'impresa comune per gestire i finanziamenti della ricer...

La Commissione europea ha proposto un pacchetto di misure per lo sviluppo di un approccio comunitario alla sicurezza nucleare che comprendono un maggiore coordinamento dei programmi nazionali di ricerca, la creazione di un'impresa comune per gestire i finanziamenti della ricerca e l'attuazione di una politica basata sul principio "chi inquina paga". La comunicazione della Commissione include due proposte di direttiva, una riguardante la sicurezza e l'altra la gestione dei rifiuti, oltre ad una proposta per la negoziazione di un accordo tra Euratom e la Federazione russa. La Commissione ritiene che i finanziamenti assegnati alla ricerca sulla gestione dei rifiuti siano insufficienti, nonostante gli sforzi compiuti dal Centro comune di ricerca (CCR). La comunicazione propone quindi di dedicare un impegno maggiore alla ricerca ed attuare un migliore coordinamento dei programmi nazionali di ricerca. La ricerca finora non ha individuato una valida alternativa allo smaltimento geologico dei rifiuti radioattivi. La Commissione tuttavia si dice convinta che la ricerca relativa all'individuazione di altri metodi deve continuare: "Lo smaltimento in profondità dei rifiuti non deve comportare un abbassamento del livello della ricerca negli altri settori della gestione delle scorie radioattive, quali le nuove tecnologie per minimizzare i quantitativi di tali rifiuti, poiché da tali settori potranno plausibilmente scaturire in futuro nuove alternative", enuncia la comunicazione. La comunicazione sostiene il principio "chi inquina paga", in base al quale gli operatori che producono rifiuti "devono partecipare in maniera più attiva e visibile alla ricerca e allo sviluppo". La Commissione intende altresì proporre, in un futuro prossimo, la creazione di una o più imprese comuni responsabili del coordinamento dei programmi di ricerca specifici sulla gestione dei rifiuti. Le imprese comuni, basate su un accordo volontario con l'industria e gli Stati membri, riuniranno i finanziamenti provenienti da questi ultimi e dal CCR. La comunicazione riconosce il ruolo assolto in questo settore dai programmi quadro della Commissione, e sostiene che questi "[hanno] svolto e continueranno a svolgere una funzione importante nella promozione delle attività di ricerca e sviluppo nel campo delle scorie radioattive". Nell'ambito del sesto programma quadro, sono stati stanziati 90 milioni di euro per la ricerca sulla gestione dei rifiuti nucleari. "Ciononostante, tali programmi non sono in grado di affrontare tutte le problematiche", si legge nella comunicazione.

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