La Commissione adotta una raccomandazione per un nuovo quadro in materia di comunicazioni elettroniche
L'11 febbraio, la Commissione europea ha adottato una raccomandazione finale per la definizione di un nuovo quadro normativo sulle reti e i servizi relativi alle comunicazioni elettroniche, nel tentativo di uniformare i divergenti approcci nazionali. Il nuovo quadro illustra le regole che gli operatori delle reti e i fornitori dei servizi dovranno rispettare nei rapporti con gli altri operatori, i fornitori e i clienti. Le autorità nazionali di regolamentazione saranno responsabili dell'applicazione del nuovo quadro, che dovrebbe entrare in vigore nel luglio 2003. "Ciò che intendiamo comunicare oggi al mercato [...] è il nostro auspicio di avviare un processo volto a ridurre la regolamentazione e a promuovere e garantire gli investimenti nelle reti e nelle tecnologie in un momento di incertezza economica", ha affermato il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen. Secondo Liikanen, il quadro proposto rappresenta "un nuovo punto di partenza nella regolamentazione delle comunicazioni elettroniche. Non possiamo continuare a pensare, come in passato, che ogni rete possa seguire le proprie regole". La raccomandazione approvata elenca i 18 mercati nel settore delle comunicazioni elettroniche nei quali è giustificabile un intervento normativo. Nel contempo, propone l'eliminazione delle regole ormai inutili. Gli organismi di regolamentazione nazionale dovranno utilizzare la lista dei mercati per effettuare le loro analisi di mercato. La raccomandazione prevede, tuttavia, la possibilità di un intervento normativo da parte di tali organismi nazionali nei mercati non inclusi nella lista, previa autorizzazione da parte della Commissione. Secondo Liikanen, tale "approccio normativo servirà a garantire l'adeguamento delle norme all'evoluzione della tecnologia e dei mercati, affinché le disposizioni superflue vengano eliminate". Il Commissario ha sottolineato, in particolare, i vantaggi che il nuovo quadro apporterà in termini di creazione di un ambiente normativo più stabile e prevedibile. "In sede di definizione dei piani imprenditoriali, i nuovi operatori del mercato hanno diritto di sapere che le regole del gioco non verranno cambiate da un momento all'altro: hanno bisogno di certezza e stabilità giuridica". "Le autorità di regolamentazione, inoltre, possiedono la flessibilità necessaria per affrontare le situazioni specifiche dei rispettivi paesi e, con il consenso della Commissione, potranno adattare o modificare i mercati individuati", ha aggiunto Liikanen. Il Commissario, inoltre, ha ricordato che l'innovazione è spesso frutto di un mercato concorrenziale. La rimozione delle norme laddove possibile consentirebbe "alle normali forze del mercato di operare liberamente", oltre ad incentivare gli investimenti in nuove infrastrutture da parte delle società. "Le aziende che investono assumendosi dei rischi meritano di ottenere dei profitti dai loro investimenti", ha dichiarato Liikanen. Nello stesso giorno, il Commissario ha aperto i lavori di un seminario presso il Parlamento europeo sui potenziali benefici della TV digitale per la società e l'economia europea. Fra i numerosi strumenti utilizzati dalla Commissione, Liikanen ha posto l'accento sull'importante contributo del nuovo quadro normativo sulla promozione dello sviluppo delle reti televisive digitali. Liikanen ha ricordato le misure previste dalla Commissione e dal Parlamento per garantire uno standard per la TV digitale in Europa, fra cui: l'introduzione dell'articolo 18 della direttiva sul quadro normativo, che chiede agli Stati membri di monitorare le norme aperte e l'interoperabilità a partire dal luglio 2004, e la pubblicazione di un documento di consultazione sull'interoperabilità della televisione interattiva alla fine del 2003. Il Commissario ha concluso esortando l'industria ad intraprendere le necessarie misure per contribuire alla definizione di standard di piattaforma e raggiungere l'interoperabilità nel settore della TV digitale. "Un'efficace diffusione della televisione interattiva potrebbe contribuire al raggiungimento di un importante obiettivo politico, grazie alla fornitura dei servizi della società dell'informazione attraverso la tivù".