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Control of Campylobacter infection in broiler flocks through two-steps strategy: nutrition and vaccination

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Nuove strategie contro la trasmissione del Campylobacter

La campilobatteriosi è una zoonosi che ogni anno costa complessivamente 2,4 miliardi di euro. La carne del pollame è da sola la più consistente origine di infezione nell’uomo, per cui alcuni scienziati europei si sono proposti di trovare modalità per ridurne l’incidenza.

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Il Campylobacter è un batterio commensale che vive nel tratto gastrointestinale di animali domestici e selvatici. Gli allevamenti di polletti europei presentano un’elevata diffusione di colonizzazione di Campylobacter senza segni di malattia o morbilità. Il trasferimento orizzontale è molto efficace: dopo il primo caso, l’intero allevamento si infetta nel giro di pochi giorni. Il Campylobacter può essere trasmesso all’uomo e causa gastroenterite, che può a volte giungere a conseguenze devastanti, specialmente tra le persone anziane. Dalle prove ottenute finora emerge che risulta complicato formulare strategie nutrizionali per ridurre la colonizzazione, poiché la maggior parte dei prodotti vengono assorbiti o modificati mentre attraversano il tratto gastrointestinale. Il progetto CAMPYBRO (Control of Campylobacter infection in broiler flocks through two-steps strategy: nutrition and vaccination), finanziato dall’UE, si è occupato di ridurre l’infezione tramite la nutrizione e la vaccinazione. In tale quadro, gli scienziati hanno testato l’efficacia di un’ampia varietà di acidi organici, estratti vegetali, prebiotici e probiotici, in funzione di additivi nutrizionali. I migliori risultati in assoluto sono stati ottenuti con un probiotico a base di B. subtilis e con monogliceridi di acidi grassi a catena media. La riduzione più netta nella popolazione di Campylobacter è stata osservata con una combinazione di tali elementi con acidi organici. Le sperimentazioni di campo di tale approccio hanno però prodotto risultati variabili, da cui deriva l’esigenza di conoscere più a fondo l’epidemiologia del Campylobacter e il pattern di infezione naturale. Riguardo allo sviluppo di vaccini, si è proceduto a testare un elenco di 12 potenziali antigeni di vaccini altamente immunogeni contro il Campylobacter in un modello di vaccino sperimentale. In generale, si prevede che le strategie sviluppate durante CAMPYBRO serviranno ai produttori di pollame dell’UE per ridurre la colonizzazione di Campylobacter negli animali. Tale impegno dovrebbe essere accompagnato da vaccini efficaci e da una conoscenza più vasta dell’epidemiologia del Campylobacter. Complessivamente, le conoscenze ottenute costituiranno la base per progettare innovative misure in grado di garantire la sicurezza alimentare e la salute pubblica.

Parole chiave

Campylobacter, pollame, CAMPYBRO, probiotico, monogliceridi, vaccini

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