Tecniche innovative migliorano l’accessibilità ai sistemi wireless del futuro
La radio cognitiva rappresenta una tecnologia adattativa basata su radio e reti intelligenti in grado di ottimizzare l’uso dello spettro. Grazie alla loro capacità di potenziare la flessibilità d’uso dello spettro in modo da evitare l’inutilizzo prolungato di un numero eccessivo di canali di frequenza, questi sistemi garantiscono comunicazioni radiofoniche più efficaci. Queste tecnologie presentano tuttavia due limiti: da un lato, il rilevamento delle parti inutilizzate dello spettro di frequenza e, dall’altro, lo sviluppo di tecniche efficienti per il rilevamento di frequenze che evidentemente non implicano il ricorso alle segnalazioni tra utenti primari e secondari. Il progetto S3ISE (Spectrum sharing systems for improving spectral efficiency), finanziato dall’UE, è stato in grado di superare gli ostacoli correlati al rilevamento dello spettro e all’allocazione delle risorse. Gli scienziati hanno ideato tecniche innovative finalizzate allo sfruttamento di bande di frequenza sottoutilizzate senza creare interferenze con gli utenti primari. I partner del progetto si sono occupati, in primo luogo, dell’analisi di metodi per l’allocazione efficiente delle risorse in grado di ridurre gli overhead di segnalazione e la complessità computazionale e, in secondo luogo, dello studio di tecniche di segnalazione indiretta tra utenti primari e secondari. Dai risultati è emerso che i metodi proposti sono in grado di preservare la stabilità del segnale primario e di offrire capacità di canale. Ciò si traduce in un utilizzo a basso costo dello spettro radio e nel conseguente abbattimento dei costi per gli utenti mobili. Gli scienziati hanno proseguito il lavoro con lo sviluppo di tecniche per il rilevamento efficace dello spettro e di parametri di rilevamento ottimali basati sull’utilizzo di sensori presenti nella rete. Partendo dai risultati ottenuti, il team ha creato un sistema di “overlay” e di “underlay” mediante l’utilizzo di tecniche basate su algoritmi di sistemi distribuiti. Il metodo proposto è stato in grado di garantire un miglioramento significativo dei livelli di efficienza, eliminando il bisogno di segnalazioni tra i vari sistemi. Grazie all’adozione di metodi all’avanguardia per il superamento della crisi della larghezza di banda, il progetto ISE ha condotto a una serie di innovazioni in termini di ottimizzazione dello spettro. I nuovi metodi proposti sono in grado di rilevare in maniera intelligente i canali di comunicazione in uso e di aumentare l'accessibilità spostando gli utenti secondari in canali vuoti e riducendo, in tal modo, le interferenze con gli utenti titolari di licenza.
Parole chiave
Rilevamento dello spettro, larghezza di banda, radio cognitiva, uso dello spettro, S3ISE, allocazione delle risorse