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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Scoperto il più vecchio DNA nel permafrost siberiano

Alcuni scienziati danesi hanno scoperto nel permafrost della Siberia nordorientale il più antico DNA a tutt'oggi rinvenuto. Un'équipe di scienziati del Museo zoologico di Copenaghen ha effettuato dei carotaggi ad una profondità di 2-30 metri nella regione ghiacciata della Sib...

Alcuni scienziati danesi hanno scoperto nel permafrost della Siberia nordorientale il più antico DNA a tutt'oggi rinvenuto. Un'équipe di scienziati del Museo zoologico di Copenaghen ha effettuato dei carotaggi ad una profondità di 2-30 metri nella regione ghiacciata della Siberia compresa fra i fiumi Kolyma e Lena. Essi hanno scoperto che i campioni estratti dal sottosuolo contengono DNA animale e vegetale databile fra 300.000 e 400.000 anni fa. Secondo Eske Willerslev, il biologo molecolare che ha coordinato lo studio, si tratta di una straordinaria scoperta sulla storia degli ecosistemi. "Abbiamo dimostrato che non è necessario trovare evidenti macrofossili per ottenere informazioni genetiche sugli ecosistemi del passato", ha affermato il dott. Willerslev. Fino ad oggi, diversi studiosi hanno rivendicato la scoperta del più vecchio DNA al mondo, in batteri preservatisi nel corso del tempo o addirittura in ossa di dinosauro. Tali rivendicazioni, tuttavia, sono state screditate dalla presenza di nuovo DNA, il quale ha contaminato i campioni custoditi nei musei. La scoperta danese propone una nuova tecnica di analisi della vita animale e vegetale nel passato. L'équipe proseguirà il proprio lavoro in altre regioni permafrost, ma anche in climi più miti, per verificare un'eventuale sopravvivenza del DNA.

Paesi

Danimarca, Russia