Uno studio dimostra che i topi, come gli esseri umani, utilizzano "punti di riferimento" per orientarsi
Secondo un recente studio, pubblicato sulla rivista di ecologia "BioMed Central", i topi selvatici dimostrano un'abilità pari a quella degli esseri umani nell'orientamento spaziale. Pavel Stopka e David Macdonald del dipartimento di zoologia dell'Università di Oxford hanno scoperto che i topi selvatici si servono di piccoli oggetti quali mucchietti di gusci di semi o foglie come "segnaposto" mobili nel corso delle loro esplorazioni. Questi punti di riferimento aiutano i topi ad identificare i luoghi d'interesse nel vasto ambiente che li circonda, dove non esistono segnali di orientamento "fissi" a causa del costante alternarsi delle stagioni. Si tratta di una scoperta significativa, giacché fino ad oggi la scienza riteneva che soltanto gli esseri umani fossero capaci di creare e successivamente aggiornare in questo modo punti di riferimento nello spazio. "Il procedimento è perfettamente analogo al modo in cui affronterebbero il problema gli esseri umani, se dovessero cercare qualcosa in modo efficace all'interno di un ambiente uniforme, ad esempio infilando nel terreno una canna che possa fungere da punto di riferimento e luogo da dove iniziare la ricerca di un mazzo di chiavi perso in un prato", ha sottolineato lo studio. A supporto della validità delle loro osservazioni, il team di ricercatori ha deciso di monitorare i topi in un ambiente controllato. Per un periodo di 15 giorni, dieci gruppi di quattro topi maschio e quattro topi femmina sono stati posti in speciali campi recintati che comprendevano un contenitore-nido, riserve di cibo, un giaciglio e dei dischi mobili di colore bianco. Il team di scienziati ha notato che gli spostamenti intorno al contenitore-nido consistevano prevalentemente in brevi scorribande negli immediati dintorni, indipendentemente dal luogo in cui essa era situata. È stato tuttavia osservato che sia i topi maschio che quelli femmina restavano più a lungo nei pressi dei dischi bianchi. Nel corso di questi prolungati intervalli di tempo, i topi erano soliti spostare il disco verso un determinato luogo e poi riprenderlo. Questi movimenti sembravano confermare il fatto che i topi si servissero dei dischi per orientarsi e marcare i luoghi di interesse. Il team è inoltre convinto che i dischi siano serviti ai topi per marcare le aree dove poter ritornare successivamente al sopraggiungere di un predatore. Una volta svanito il pericolo, infatti, i topi si dirigevano nuovamente verso il disco di riferimento. Lo studio conclude che i topi potrebbero aver scelto di utilizzare "segnaposto" invece che segnali olfattivi, per il motivo che possono essere trasportati da un luogo ad un altro e non possono essere quindi individuati da predatori.
Paesi
Regno Unito