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Contenuto archiviato il 2024-06-18

"Multimodular biomarker analysis workflow for diagnosis, prognosis and monitoring of drug treatment response in bladder cancer"

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Una medicina di precisione per il cancro della vescica

Il cancro della vescica è una malignità molto diffusa: in tutto il mondo milioni di persone ne sono colpite. L’elevato tasso di recidiva dopo il trattamento impone un regime di attiva sorveglianza per le persone che sono state affette da cancro della vescica.

La gestione clinica e il monitoraggio del cancro della vescica dopo l’intervento chirurgico vengono di solito eseguiti tramite analisi delle urine, citologia e cistoscopia. La cistoscopia è però una procedura invasiva e sgradevole; inoltre, i nuovi tumori potrebbero non verificarsi necessariamente nello stesso punto. Di conseguenza, occorrono nuovi esami non invasivi ma molto sensibili. L’avvento delle tecnologie dell’omica ha rivoluzionato il modo con cui comprendiamo la fisiopatologia delle malattie, grazie alla capacità di profilare frazioni consistenti di entità molecolari dal genoma fino a livello di metaboloma. Tale possibilità può contribuire a identificare biomarcatori per una diagnostica e una terapia personalizzate. Il progetto DIPROMON (Multimodular biomarker analysis workflow for diagnosis, prognosis and monitoring of drug treatment response in bladder cancer), finanziato dall’UE, si è occupato di identificare un profilo molecolare che potrebbe predire la probabilità di recidiva e l’invasività del cancro della vescica, fornendo inoltre un indicatore prognostico circa l’efficacia della terapia. Per ottenere tali risultati, i partner del progetto hanno effettuato una meta-analisi di dati ricavati da vari studi di trascrittoma, proteoma e metaboloma, accanto all’estrapolazione di dati di letteratura su caratteristiche molecolari individuali di cancro della vescica. Nel complesso, il loro lavoro ha prodotto un insieme di 1 300 molecole collegate con il cancro della vescica, che sono state successivamente mappate su una rete di interazione proteica e associate con specifiche vie molecolari. Poi, i ricercatori hanno selezionato candidati biomarcatori rappresentativi per ciascun processo molecolare implicato nella malattia evolutiva e hanno utilizzato questo gruppo per sviluppare saggi e analitica a base cellulare. Questa struttura generale, unita a un software specialistico, è servita a stimare il rischio di recidiva e progressione della malattia. I ricercatori hanno validato questa classificazione delle malattie e la stratificazione dei pazienti sulla base di biomarcatori nel quadro di uno studio indipendente, dimostrandone l’idoneità a cogliere gli episodi di recidiva di cancro della vescica. Inoltre, l’approccio ha consentito agli scienziati di analizzare l’efficacia di specifici farmaci. In generale, le procedure diagnostiche di DIPROMON rendono più precisa la diagnostica del cancro della vescica e forniscono una solida base per prendere decisioni cliniche. È particolarmente importante la natura non invasiva degli esame, che tenderà a migliorare il rispetto delle prescrizione e consentirà l’attuazione di un monitoraggio della risposta alla terapia.

Parole chiave

Cancro della vescica, omica, biomarcatore, DIPROMON, stratificazione dei pazienti

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