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Una relazione britannica avvia il dibattito pubblico sulle nanotecnologie

La nanotecnologia, pur essendo considerata da alcuni esponenti della comunità scientifica la tecnologia chiave del XXI secolo, non è stata ancora oggetto di un dibattito che coinvolga i responsabili politici e la società. Una nuova relazione britannica muove i primi passi in q...

La nanotecnologia, pur essendo considerata da alcuni esponenti della comunità scientifica la tecnologia chiave del XXI secolo, non è stata ancora oggetto di un dibattito che coinvolga i responsabili politici e la società. Una nuova relazione britannica muove i primi passi in questa direzione. Il documento analizza sia l'eccessivo fervore che circonda le nanotecnologie, sia i timori manifestati da più parti nei confronti dell'impatto di questa scienza. "Gli accesi sostenitori delle nanotecnologie ritengono che esse siano in grado di ricostituire l'organismo umano dall'interno e contrastare efficacemente la morte, mentre i loro detrattori temono invece che tali tecnologie possano distruggere la vita, trasformando la Terra in un luogo tetro e caotico", recita l'introduzione della relazione. "La verità, probabilmente, giace da qualche parte fra queste due estremità", prosegue il documento. La relazione, dal titolo "The social and economic challenges of nanotechnology" (Le sfide economiche e sociali della nanotecnologia), è stata redatta dal Consiglio britannico per la ricerca economica e sociale ed ha coinvolto tre accademici appartenenti alle discipline delle scienze sociali e naturali. Il documento chiarisce la differenza fra le attività di ricerca e le applicazioni nel settore delle nanotecnologie, in corso di svolgimento, realizzabili nel medio termine o ipotizzabili nel lungo termine. Le applicazioni correnti si limitano sostanzialmente ai progressi ottenuti in settori consolidati della scienza applicata, quali la scienza dei materiali e la tecnologia dei colloidi. Le applicazioni a medio termine dovrebbero concentrarsi sul superamento degli ostacoli al progresso tecnologico, mentre le applicazioni a lungo termine, più difficili da prevedere, sono oggetto di grande preoccupazione. "Questo dibattito lascia presagire un certo grado di controllo della materia su nanoscala che consente di fabbricare, a livello molecolare, qualunque materiale o struttura", enuncia la relazione. Tre sono i settori considerati essenziali nel dibattito sulle nanotecnologie: - la governance del cambiamento tecnologico; - l'apprendimento sociale e l'analisi rischi-opportunità nelle situazioni d'incertezza; - il ruolo della nuova tecnologia nel miglioramento o nell'accentuazione delle ingiustizie e dei divari economici. Gli autori della relazione riconoscono che la nanotecnologia "stia suscitando l'attenzione dei governi, dell'industria, delle organizzazioni di ricerca e degli individui di tutto il mondo" e, pertanto, auspicano che la pubblicazione della relazione contribuisca a stimolare il dibattito. Nel riconoscere l'importanza e le potenzialità delle nanotecnologie, la Commissione europea ha stanziato 1,3 miliardi di euro per la ricerca in questo settore, nell'ambito del Sesto programma quadro (6PQ).

Paesi

Regno Unito

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