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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Un team di scienziati tenterà di sviluppare un robot dotato di coscienza

Alcuni ricercatori britannici stanno avviando un ambizioso progetto volto alla creazione di un robot dotato di coscienza, al fine di far progredire la tecnologia delle macchine intelligenti e migliorare la nostra comprensione della coscienza umana. L'iniziativa riunisce infor...

Alcuni ricercatori britannici stanno avviando un ambizioso progetto volto alla creazione di un robot dotato di coscienza, al fine di far progredire la tecnologia delle macchine intelligenti e migliorare la nostra comprensione della coscienza umana. L'iniziativa riunisce informatici dell'Università dell'Essex e neuropsicologi dell'Università di Bristol. Il Consiglio nazionale delle ricerche per le scienze fisiche e ingegneristiche (EPSRC) del Regno Unito ha stanziato 700.000 euro per il progetto, attingendo al proprio "Adventure Fund", un programma volto a finanziare attività di ricerca molto ambiziose, caratterizzate da un fattore di rischio piuttosto elevato. "La coscienza è forse l'ultimo mistero da svelare per comprendere il significato dell'esistenza umana. Attraverso la costruzione di sistemi fisici in grado di produrre una forma di coscienza artificiale, auspichiamo di comprendere meglio la natura della coscienza", ha spiegato Owen Holland, responsabile del progetto e professore associato di Informatica all'Università dell'Essex. Il robot sarà progettato e costruito in un nuovo laboratorio di robotica all'avanguardia presso l'Università dell'Essex, che dovrebbe essere completato nel 2004. Nel frattempo, un team della Facoltà di Psicologia dell'Università di Bristol, coordinato dal prof. Tom Troscianko, svilupperà le parti del "cervello" del robot deputate alla vista. Il prof. Troscianko è un esperto di neuropsicologia della visione nei primati. Gran parte delle nozioni relative alla coscienza derivano dallo studio dell'esperienza e dell'immaginazione visive. Il team cercherà di rendere i sistemi artificiali quanto più simili possibile a quelli dell'uomo e della scimmia. In seguito, il robot verrà posto in ambienti complessi, all'interno dei quali dovrà immaginare di sperimentare diverse azioni, prima di scegliere la più opportuna. Potenti computer analizzeranno e visualizzeranno i processi in corso nel cervello del robot e sulla base di questi dati gli scienziati andranno alla ricerca di segnali che rivelino la presenza della coscienza. Il prof. Holland è cauto sulle possibilità di successo del team, ma ritiene che i risultati saranno di grande utilità, a prescindere dall'esito del progetto. "Come tutti i progetti finanziati nell'ambito del fondo 'Adventure', quest'iniziativa è caratterizzata da un rischio di fallimento piuttosto elevato. Tuttavia, sia che si riesca ad individuare la coscienza o meno, questo progetto ci permetterà sicuramente di conoscere in modo più approfondito il funzionamento dei sistemi di visione complessi simili a quello umano, consentendo a noi e ad altri di costruire, in futuro, robot dotati di un'intelligenza artificiale migliore".

Paesi

Regno Unito

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