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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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L'UE mette al bando gli ormoni promotori della crescita

A seguito di una valutazione scientifica del rischio, il 14 ottobre l'Europarlamento e il Consiglio europeo hanno adottato una direttiva che vieta l'utilizzo degli ormoni promotori della crescita. La nuova legislazione è conforme alla decisione emessa dall'organo d'appello de...

A seguito di una valutazione scientifica del rischio, il 14 ottobre l'Europarlamento e il Consiglio europeo hanno adottato una direttiva che vieta l'utilizzo degli ormoni promotori della crescita. La nuova legislazione è conforme alla decisione emessa dall'organo d'appello dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), il quale ha condannato la precedente direttiva comunitaria che vietava l'utilizzo di alcuni ormoni della crescita. L'OMC ha ritenuto che il materiale scientifico utilizzato dall'UE per giustificare l'introduzione del divieto non rappresentasse una sufficiente valutazione dei rischi associati al consumo di carne e, pertanto, ha suggerito di procedere ad una nuova valutazione. Il divieto, applicabile alla carne contenente ormoni importata sia dai paesi terzi che dagli Stati membri dell'UE, ha provocato uno scontro fra le principali potenze commerciali del mondo, culminato nell'imposizione di sanzioni contro i prodotti europei da parte di Canada e Stati Uniti. In risposta alle richieste dell'OMC, la nuova legislazione contiene una nuova valutazione delle informazioni scientifiche disponibili, nonché nuove prove dei rischi che i residui di ormoni presenti nella carne e nei suoi derivati comportano per la salute umana. Nel commentare la nuova direttiva, il commissario per la Salute e la Tutela dei consumatori David Byrne ha affermato: "L'UE ha fornito un'accurata valutazione del rischio, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche e nel pieno rispetto dei propri obblighi internazionali. La salute pubblica e la tutela dei consumatori sono al centro della nostra strategia in materia di sicurezza alimentare, improntata su un sistema di pareri scientifici indipendenti". Sulla base dei pareri forniti dal comitato scientifico per le misure veterinarie connesse alla sanità pubblica (SCVPH), la direttiva prevede la messa al bando definitiva di uno dei sei ormoni e l'imposizione di un divieto provvisorio per gli altri cinque. La Commissione continuerà a tener conto di eventuali nuove prove scientifiche che dovessero emergere. Nel frattempo, chiederà il ritiro delle sanzioni commerciali da parte di Stati Uniti e Canada.

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