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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Gli olandesi si portano subito al comando del campionato "World Solar Challenge"

Al termine della prima giornata del settimo campionato "World Solar Challenge", Nuna II, la vettura favorita di fabbricazione olandese, ha preso il comando staccando le avversarie di 50 chilometri nella gara di 3.000 chilometri da Darwin a Adelaide in Australia. Nuna II è sta...

Al termine della prima giornata del settimo campionato "World Solar Challenge", Nuna II, la vettura favorita di fabbricazione olandese, ha preso il comando staccando le avversarie di 50 chilometri nella gara di 3.000 chilometri da Darwin a Adelaide in Australia. Nuna II è stata messa a punto dal Nuon Solar Team, una squadra che compete per riconfermare il titolo del "World Solar Challenge" dopo avere vinto l'edizione del 2001 con Nuna I. La squadra, costituita dal Politecnico di Delft e dall'Università "Erasmo" di Rotterdam, spera di effettuare il percorso a una media di oltre 100 chilometri orari e di battere l'attuale record mondiale di 91,8 chilometri all'ora. Le regole del "World Solar Challenge" sono semplici: si tratta di progettare e costruire un'auto che riesca ad attraversare il continente australiano da nord a sud utilizzando esclusivamente l'energia solare. Oltre a celebrare l'eccellenza in campo formativo e tecnico, la manifestazione intende attirare l'attenzione sull'importanza dei trasporti sostenibili. Per il titolo sono in lizza complessivamente 22 squadre, tra cui vetture prodotte in Francia e in Germania. Dopo il primo giorno di gara, al secondo posto si è piazzata la squadra australiana Aurora 101, tallonata al terzo posto dalla statunitense Solar Electric Vehicle. Nuna II è stata progettata con l'ausilio della tecnologia spaziale avanzata fornita nell'ambito del programma di trasferimento tecnologico dell'Agenzia spaziale europea (ESA). L'auto a energia solare può raggiungere una velocità di punta teorica di 170 chilometri all'ora. Il rivestimento esterno dalla forma aerodinamica è stato costruito con plastica leggera rinforzata dell'ultima generazione, mentre la scocca è realizzata in fibra di carbonio e aramide, un metallo impiegato nella costruzione dei satelliti. Il veicolo è alimentato con le stesse celle solari in arseniuro di gallio a tripla giunzione, utilizzate a bordo del satellite lunare SMART-1 dell'ESA che è stato lanciato all'inizio di quest'anno. Inoltre Nuna II utilizza una tecnologia di inseguimento del punto di massima potenza, per garantire l'equilibrio ottimale tra la potenza erogata dalla batteria e quella generata direttamente dalle celle solari.

Paesi

Paesi Bassi