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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Secondo Liikanen, la revisione della legislazione comunitaria in materia di sostanze chimiche accelererà l'innovazione

Secondo il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, il nuovo quadro normativo per le sostanze chimiche è destinato a migliorare le condizioni dell'innovazione in Europa. La legislazione proposta, denominata REACH (Registration, Evaluat...

Secondo il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, il nuovo quadro normativo per le sostanze chimiche è destinato a migliorare le condizioni dell'innovazione in Europa. La legislazione proposta, denominata REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals: registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche), impone alle imprese che producono o importano sostanze chimiche di fornire ai responsabili europei della regolamentazione i dati scientifici di base relativi a tutti i prodotti chimici fabbricati in quantità superiore a una tonnellata. Inoltre si richiedono dati di sicurezza più esaurienti per le sostanze chimiche prodotte in volumi maggiori e per quelle particolarmente preoccupanti. In virtù delle 40 legislazioni vigenti al momento attuale, le sostanze chimiche introdotte dopo il 1981 devono essere notificate e sperimentate se prodotte in piccole quantità come dieci chilogrammi all'anno. Molti esperti ritengono che questa disposizione abbia ostacolato la ricerca e lo sviluppo, soffocato l'innovazione e incoraggiato l'uso continuato, perché più facile ed economico, di sostanze chimiche non sperimentate risalenti a un periodo anteriore al 1981. Intervenendo a una conferenza stampa tenuta il 30 ottobre sul sistema REACH, Liikanen ha dichiarato che aumentare la soglia di registrazione per le nuove sostanze, portandola da dieci chilogrammi a una tonnellata, non solo produrrà più ricerca e sviluppo sulle sostanze, ma contribuirà anche ad accrescere la competitività dell'industria chimica europea e, di conseguenza, lo spirito di innovazione. "Il fatto è che senza competitività non si creano nuovi posti di lavoro, né si può investire per migliorare l'ambiente e i servizi sanitari", ha dichiarato il Commissario. "Solo le imprese competitive possono produrre risorse per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione. E c'è bisogno di innovazione per ideare sostanze chimiche e processi nuovi e più sicuri". Tra gli incentivi previsti dal nuovo sistema per la ricerca figura il prolungamento del periodo di sperimentazione per la ricerca e lo sviluppo. Anziché disporre solo di sei anni per sperimentare un prodotto chimico, le aziende saranno esentate dall'obbligo di registrazione per un periodo massimo di dieci anni. Questo periodo sarà esteso di altri cinque anni per i prodotti farmaceutici. Lo scopo del quadro è sviluppare un approccio completo alla registrazione, alla valutazione e all'autorizzazione delle sostanze chimiche utilizzate sia nei processi industriali, sia nei prodotti di consumo quotidiano, allo scopo di accrescere la tutela della salute umana e dell'ambiente contro l'esposizione alle sostanze chimiche". Tra le modifiche che, secondo il Commissario, contribuiranno a semplificare il sistema, vi sono l'esclusione di alcuni polimeri dall'obbligo di registrazione, la riduzione dei requisiti di informazione e l'abolizione della richiesta di completare le valutazioni sulla sicurezza per le sostanze chimiche prodotte in volumi inferiori alle dieci tonnellate. "Queste modifiche riducono notevolmente il carico sugli utilizzatori a valle e svolgono una funzione determinante per incoraggiare i produttori a mantenere i prodotti sul mercato. Si tratta di un approccio essenziale per l'innovazione delle industrie a valle", ha dichiarato il Commissario. La legislazione proposta sarà inviata al Parlamento europeo e al Consiglio dei Ministri per l'adozione.