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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Primi premi "Marie Curie" in riconoscimento delle realizzazioni di livello mondiale della ricerca europea

Cinque ricercatori di eccezione, quattro dei quali europei, hanno ricevuto i primi premi di eccellenza "Marie Curie", durante una cerimonia tenutasi il 4 novembre a Bruxelles. Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha consegnato i premi, di un importo pari a ...

Cinque ricercatori di eccezione, quattro dei quali europei, hanno ricevuto i primi premi di eccellenza "Marie Curie", durante una cerimonia tenutasi il 4 novembre a Bruxelles. Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha consegnato i premi, di un importo pari a 50.000 euro ciascuno, a cinque scienziati che hanno conseguito risultati eccezionali nel campo della ricerca con l'aiuto delle borse e dei contributi comunitari "Marie Curie". I vincitori sono Paola Barbara Arimondo (Regno Unito) per i suoi lavori sul cancro, Daniel Bonn (Paesi Bassi) per le sue ricerche sui fluidi complessi, Leticia Fernanda Cugliandolo (Argentina) per i suoi lavori sulla dinamica dell'equilibrio, Marco Dorigo (Italia) per le sue ricerche sull'organizzazione delle formiche e Luis Serrano Pubull (Spagna) per le sue ricerche sui sistemi biologici. Nel congratularsi con i vincitori, Busquin ha affermato che i premi contribuiranno al riconoscimento internazionale dei ricercatori e che rientrano nella strategia dell'UE volta a lottare contro la "fuga di cervelli", nel settore della ricerca, dall'Europa verso gli Stati Uniti: "Formiamo ricercatori di livello mondiale in Europa, ma non siamo sempre in grado di offrire loro retribuzioni adeguate, buone condizioni di lavoro e progetti interessanti. I premi "Marie Curie" mirano a rendere i ricercatori europei orgogliosi della loro professione, nella cornice più ampia delle nostre iniziative per migliorare lo statuto dei ricercatori in Europa". Nell'ambito del Sesto programma quadro (6PQ), il bilancio complessivo per le azioni "Marie Curie" ("Risorse umane e mobilità") ammonta a 1,58 miliardi di euro. I programmi "Marie Curie" sono principalmente rivolti alla formazione dei ricercatori all'inizio della loro carriera, oppure allo scambio di personale per consentire la creazione di partenariati e il trasferimento di conoscenze in Europa. Le borse "Marie Curie" consentono a giovani ricercatori di assumere cariche a tempo determinato, offerte da vari tipi di istituti di ricerca in Europa. Tutti e cinque i vincitori del premio hanno beneficiato di una di queste azioni "Marie Curie", requisito necessario per la partecipazione al concorso. Nel complesso, sono giunte 84 proposte ammissibili, le quali sono state valutate con l'aiuto di 63 esperti indipendenti. Le ultime raccomandazioni riguardanti i candidati al premio sono state formulate dal Grand jury "Marie Curie", un gruppo internazionale composto da sei membri e presieduto dalla professoressa Hélène Langevin-Joliot, un'eminente fisica francese, nipote di Marie Curie. Delle 84 proposte ammissibili, 71 sono state presentate da candidati degli Stati membri dell'UE, 9 da paesi candidati all'adesione e 4 da paesi terzi. Sessantuno proposte sono state presentate da candidati uomini e 23 da donne. Per quanto riguarda i settori scientifici, 26 proposte riguardavano le scienze della vita, 21 il settore della fisica, 9 l'ingegneria, 8 le scienze ambientali e la matematica, 5 la chimica, 4 l'economia e 3 le scienze umane e sociali. Visto il successo dei primi premi "Marie Curie", l'iniziativa proseguirà, con un massimo di cinque premi assegnati ogni anno.