Il robot gigante di un progetto CRAFT contribuirà a migliorare la prevenzione delle frane
I partecipanti ad un progetto CRAFT finanziato dall'UE stanno costruendo uno dei più grandi robot al mondo, che consentirà di prevenire le frane senza mettere a repentaglio vite umane. ROBOCLIMBER è stato messo a punto da un consorzio di nove partner provenienti da quattro paesi europei e si avvale delle avanzate tecnologie satellitari sperimentate durante le missioni dell'Agenzia spaziale europea (ESA). Gli attuali metodi di prevenzione delle frane spesso richiedono la costruzione di impalcature in zone instabili, operazione laboriosa che composta rischi elevati. Come spiega Giorgio Pezzuto di D'Appolonia, l'azienda italiana che partecipa all'iniziativa: "Nel 2001 abbiamo avviato un progetto per valutare la possibilità di semplificare questi interventi e ridurre i rischi per l'uomo utilizzando delle tecnologie innovative. L'obiettivo che ci siamo posti è quello di sviluppare un sistema robotizzato in grado di svolgere tale attività". ROBOCLIMBER, il robot arrampicatore di 3 tonnellate che assomiglia ad un ragno a quattro zampe, si muove su superfici sia orizzontali che verticali. Può essere comandato a distanza ed è in grado di scavare buche profonde fino a 20 metri per inserirvi poi aste metalliche che stabilizzino la superficie di pendii potenzialmente a rischio di frana, "un metodo convenzionale e molto diffuso per il consolidamento delle pareti rocciose", ha affermato Pezzuto. Inoltre, grazie all'utilizzo di un software per l'analisi della stabilità, il robot è in grado di monitorare le condizioni del pendio e di fornire avvertimenti e suggerimenti correttivi agli operatori in tempo reale. Si auspica che tale sistema consenta di evitare gli incidenti associati a queste complesse operazioni in ambienti rischiosi, poiché l'intervento automatizzato di ROBOCLIMBER permetterà agli operatori di lavorare ad una distanza di sicurezza. Come spiega Pezzuto, il sistema offre anche altri vantaggi: "Il costo del consolidamento di una frana può essere ridotto del 30 per cento, mentre nei casi in cui servono solo monitoraggio e piccoli interventi, il risparmio potrebbe essere anche dell'80 per cento". Le parti del robot sono attualmente in produzione e nella primavera del 2004 saranno condotti in Italia i primi test sul campo del robot finito. Se l'esito dei test sarà positivo, ROBOCLIMBER potrebbe contribuire a salvare vite umane sui pendii instabili, già entro la fine del 2004.