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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Il CdR chiede una separazione tra finanziamenti per la ricerca e Fondi strutturali

Il Comitato delle regioni (CdR) ha accolto favorevolmente il piano d'azione "Investire nella ricerca" della Commissione europea, ma ha sottolineato la necessità di sostenere le attività scientifiche di base e di operare una distinzione fra finanziamento della ricerca e Fondi s...

Il Comitato delle regioni (CdR) ha accolto favorevolmente il piano d'azione "Investire nella ricerca" della Commissione europea, ma ha sottolineato la necessità di sostenere le attività scientifiche di base e di operare una distinzione fra finanziamento della ricerca e Fondi strutturali. La relazione, stilata dallo svedese Lars Nordström, membro del CdR, afferma che "le imprese investiranno nella ricerca solo se convinte di poter trarre benefici concreti". Occorre molto tempo prima che la ricerca di base dia luogo a prodotti e servizi competitivi, pertanto il CdR auspica un aumento del sostegno comunitario in questi settori. Pur approvando la proposta della Commissione di utilizzare i Fondi strutturali per eliminare gli squilibri regionali in materia di ricerca e innovazione, infrastrutture e formazione, il Comitato delle regioni osserva nel proprio parere che tali fondi devono essere distinti dalle misure volte a promuovere la ricerca. Mentre "il sostegno alla ricerca deve essere subordinato all'esistenza di un'eccellenza scientifica", recita il parere, "il contributo dei Fondi strutturali è necessario per realizzare delle sinergie". Il CdR, inoltre, pone un forte accento sui finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI). Nel parere si chiede, infatti, che vengano ampliate le possibilità di partecipazione di tali aziende agli appalti pubblici, obiettivo che può essere raggiunto, suggerisce il Comitato, mediante l'istituzione di reti di ricerca settoriali che coinvolgano un numero elevato di PMI. Il parere solleva altresì la questione del capitale di rischio per le PMI ad elevata intensità di ricerca, chiedendo che tale problema venga affrontato nel quadro dei negoziati sui piani d'azione degli Stati membri in materia di occupazione, nonché durante i colloqui sulla prossima generazione di Fondi strutturali. Un ambito sul quale il CdR è in disaccordo con la Commissione è quello degli aiuti di Stato. Il Comitato, infatti, respinge la proposta di estendere fino al 2005 l'attuale quadro comunitario per gli aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo, affermando che "il quadro attuale non consente di migliorare il clima per l'innovazione scientifica, soprattutto per ciò che concerne le PMI".