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Secondo Liikanen, l'azione preparatoria presentata dalla Commissione definirà l'agenda strategica di ricerca sulla sicurezza

La Commissione europea ha delineato la struttura della proposta di azione preparatoria per la ricerca sulla sicurezza, definita "un primo passo importante" per risolvere la mancanza, in ambito europeo, di coerenza sulle questioni in materia di difesa. L'azione preparatoria, c...

La Commissione europea ha delineato la struttura della proposta di azione preparatoria per la ricerca sulla sicurezza, definita "un primo passo importante" per risolvere la mancanza, in ambito europeo, di coerenza sulle questioni in materia di difesa. L'azione preparatoria, che figurava fra le raccomandazioni contenute in una comunicazione sulla politica europea in materia di apparecchiature di difesa, adottata nel marzo 2003, ha come obiettivo ultimo di sviluppare una visione ed un'agenda strategica a lungo termine per la ricerca in materia di sicurezza. Nel definire i piani, il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione, Erkki Liikanen, ha dichiarato: "Non esiste attualmente in Europa un approccio coerente alla ricerca in materia di sicurezza. [...] L'azione preparatoria [...] contribuirà a migliorare la sicurezza dei cittadini europei ed a rafforzare il potenziale tecnologico ed industriale dell'Europa". A sostegno della sua tesi, Liikanen ha sottolineato che, nel complesso, gli Stati membri dell'UE investono nel settore della difesa circa la metà degli Stati Uniti, impiegando soltanto un quinto delle proprie capacità. Oltre a delineare un'agenda strategica di ricerca in materia di sicurezza, l'azione preparatoria sosterrà direttamente un ristretto numero di progetti mirati che svilupperanno le ricerche già intraprese a livello europeo, nazionale ed intergovernativo. La Commissione ha proposto uno stanziamento di 15 milioni di euro per finanziare l'azione, che il Parlamento europeo dovrebbe votare agli inizi del 2004. È stato costituito altresì, quale parte del processo, un "gruppo di personalità" di alto livello, che riunisce dirigenti industriali e direttori di istituti di ricerca, responsabili politici, eurodeputati ed osservatori intergovernativi. Tale gruppo avrà la responsabilità di proporre i futuri requisiti della ricerca sulla sicurezza in Europa. Per questa fase iniziale, sono stati individuati cinque settori prioritari in materia di sicurezza: miglioramento della cosiddetta "situation awareness" (consapevolezza e padronanza della situazione); ottimizzazione della sicurezza e della protezione dei sistemi in rete; protezione contro il terrorismo; potenziamento della gestione della crisi; ed, infine, interoperabilità ed attuazione di sistemi integrati per l'informazione e la comunicazione. L'azione si propone, in ultima istanza, di stabilire le condizioni e le disposizioni necessarie ad attuare un'efficace collaborazione fra i programmi nazionali di ricerca nel settore della sicurezza globale. Liikanen ha espresso, infine, il seguente monito: "I nostri concorrenti, ed in particolare gli Stati Uniti, investono sempre più nella ricerca: non possiamo assolutamente permetterci di perdere altro terreno".

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