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Nuove norme per l'ufficio di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche del Parlamento europeo

L'ufficio di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche del Parlamento europeo (STOA) opera adesso in base a nuove norme, adottate durante il mese di luglio. Lo STOA offre valutazioni scientifiche o tecnologiche indipendenti delle opzioni politiche, su richiesta de...

L'ufficio di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche del Parlamento europeo (STOA) opera adesso in base a nuove norme, adottate durante il mese di luglio. Lo STOA offre valutazioni scientifiche o tecnologiche indipendenti delle opzioni politiche, su richiesta dei comitati del Parlamento. Sebbene sia un organo ufficiale del Parlamento europeo, il suo lavoro si svolge in partenariato con esperti esterni. Le nuove norme, adottate ad aprile, danno allo STOA un mandato più chiaro, delineando come lo STOA debba contribuire ai dibattiti e considerazioni legislative d'importanza politica. In base alle nuove norme, lo STOA dovrà 'fornire ai comitati del Parlamento e ad altri enti parlamentari interessati studi e informazione indipendenti, d'alta qualità e di equanimità scientifica per la valutazione dell'impatto dell'introduzione o della promozione di nuove tecnologie; e dovrà identificare, dal punto di vista tecnologico, le opzioni dei migliori svolgimenti dell'azione da intraprendere'. L'ufficio organizzerà inoltre forum in cui sarà possibile discutere gli sviluppi scientifici e tecnologici d'importanza per la società civile. Anche la composizione del comitato dello STOA è stata modificata, per ridurne le dimensioni. Ora il comitato comprende 15 membri con diritto di voto: il vice presidente del Parlamento responsabile dello STOA, quattro europarlamentari nominati dal Comitato Industria, Ricerca ed Energia, e due europarlamentari ciascuno per cinque altri comitati. Gli studi saranno eseguiti da un prestatore di servizi esterno scelto con bando di gara pubblico. Questo rappresenta un cambiamento rispetto al sistema precedente, in cui il Parlamento pubblicava ogni tre anni un invito a manifestazioni d'interesse e quindi stilava la lista delle organizzazioni e persone interessate a concorrere a contratti di progetto. Secondo le nuove norme, il prestatore dovrà inoltre creare un team che preveda la partecipazione di diverse istituzioni scientifiche di vari Stati membri. Prima di pubblicare un invito a presentare offerte, il comitato dello STOA può anche chiedere a scienziati esterni di valutare una richiesta di valutazione tecnologica. Agli scienziati potrà anche essere chiesto di valutare la qualità di uno studio dopo il suo completamento.

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