Nove paesi decidono di andare avanti con l'XFEL
I rappresentanti di nove paesi europei hanno firmato un memorandum d'intesa per gettare le basi del futuro XFEL (X-ray free-electron laser) europeo. Con questo atto Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito hanno approvato calendario dettagliato, programma di finanziamento, organizzazione, progetto tecnico e funzionamento delle strutture. 'Anche se la dichiarazione d'intenti non è ancora un impegno formale, siamo sicuri che i nove paesi parteciperanno alla successiva fase di costruzione dell'XFEL', ha detto il presidente del comitato direttivo dell'Hermann Schunck, del ministero federale tedesco per l'Istruzione e la ricerca. L'XFEL dovrebbe aprire numerose nuove piste d'indagine e portare a significativi progressi nel campo della ricerca strutturale. Grazie a impulsi di raggi X ultra corti ed estremamente brillanti, con proprietà simili ai raggi laser, i ricercatori potranno letteralmente filmare i processi atomici e molecolari. I sostenitori dell'XFEL sperano che saranno così possibili fondamentali progressi in un gran numero di settori scientifici: da fisica e chimica a scienza dei materiali, ricerca geologica, scienze della vita e nanotecnologie. Le strutture, che dovrebbero essere operative dal 2012, avranno un costo totale di 900 milioni di euro, forniti dalla Germania, dove l'XFEL verrà costruito, e dagli altri paesi partecipanti.
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