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Contenuto archiviato il 2023-02-27

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Gli europarlamentari propongono gli edifici del Parlamento a Strasburgo come sede dell'EIT

Un gruppo transpartitico di europarlamentari ha chiesto che il previsto EIT (European Institute of Technology) venga ospitato negli attuali edifici del Parlamento europeo a Strasburgo. Il CPR (Campaign for Parliament Reform), cui aderiscono oltre 130 europarlamentari, ha tra...

Un gruppo transpartitico di europarlamentari ha chiesto che il previsto EIT (European Institute of Technology) venga ospitato negli attuali edifici del Parlamento europeo a Strasburgo. Il CPR (Campaign for Parliament Reform), cui aderiscono oltre 130 europarlamentari, ha tra i suoi principali obiettivi quello di centralizzare il Parlamento europeo a Bruxelles, eliminando la sessione mensile a Strasburgo; considerata uno spreco di risorse. Secondo un emendamento del rapporto di bilancio del Parlamento per il 2003, preparato da uno dei membri fondatori del CPR, 'Strasburgo è un importante simbolo della riconciliazione postbellica, ma [...] la dispersione delle attività del Parlamento [...] ha un impatto negativo sull'ottimizzazione del tempo e dei costi, con un conseguente spreco di soldi dei contribuenti e una percezione negativa nell'opinione pubblica'. Nel presentare una versione aggiornata dell'agenda di Lisbona focalizzata su crescita e occupazione, il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha suggerito di creare un equivalente europeo del MIT (Massachusetts Institute of Technology) americano che possa fermare la fuga di cervelli e attirare nell'UE talenti e investimenti dai paesi terzi. La dichiarazione rilasciata dal CPR il 25 febbraio afferma: 'Un EIT nel cuore dell'Europa, ospitato negli edifici del Parlamento, rappresenterebbe un chiaro passo verso l'Europa del futuro: una economia della conoscenza europea. L'attuale presidente del CPR, Alexander Alvaro, ha aggiunto: 'I soldi risparmiati mettendo fine a questo circo itinerante (circa 200 milioni di euro all'anno) sarebbero bene investiti nell'Europa del futuro'. Notiziario CORDIS ha chiesto a un portavoce del CPR se il gruppo pensa che la proposta potrebbe essere presa seriamente in considerazione: 'Pensiamo che vi siano ottime probabilità di successo nel lungo termine, e che Strasburgo sia la sede perfetta per l'università. Ma possiamo andare al Consiglio e ottenere che cambino il trattato nel giro di sei mesi? È estremamente improbabile', ha risposto. Il portavoce ha continuato: 'È un'idea che farà riflettere e attirerà l'attenzione sui molti possibili usi degli edifici che farebbero risparmiare ai contribuenti europei un sacco di soldi'. Nel tentativo di ottenere un sostegno politico per la proposta, il CPR ritiene di avere ottime possibilità all'avvio di un nuovo Parlamento, in cui sono presenti circa 400 nuovi europarlamentari non abituati a spendere 1.000 euro al mese in viaggi a Strasburgo e che sono 'già stufi di viaggi e inefficienze'. Il CPR vorrebbe che gli europarlamentari facessero pressione sui propri governi e sui rappresentanti del Consiglio affinché la proposta ottenga la debita attenzione, ha concluso il portavoce.

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