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New approaches in the development of Hypoallergenic implant material in Orthopaedics: steps to personalised medicine

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Materiali di nuova generazione per le protesi articolari possono evitare le reazioni immunitarie avverse

Quello delle reazioni immunitarie avverse (AIR) è un problema crescente per gli anziani che necessitano di articolazioni artificiali. Il consorzio HYPORTH ha sviluppato non solo un metodo per prevedere il rischio di AIR, ma anche una gamma di materiali ipoallergenici adattabili alle esigenze dei pazienti, che evitano il rischio di complicanze.

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A prima vista, il crescente successo dell’ortopedia che va di pari passo con il progressivo invecchiamento della popolazione è ricco di promesse: invece di vivere solo più a lungo, ora possiamo sperare che questo aumento di età non abbia un impatto troppo grande sui nostri stili di vita. Lavorare qualche anno in più o godersi la pensione con un programma fitto di appuntamenti è ormai a portata di mano. Come sottolinea il prof. Christoph Lohmann, coordinatore del progetto HYPORTH (New approaches in the development of Hypoallergenic implant material in Orthopaedics: steps to personalised medicine) per conto dell’Università di Magdeburgo, le protesi articolari sono particolarmente importanti per consentire a questi sogni di diventare realtà. «Considerando che la maggior parte degli anziani vive da sola, a volte lontano dalla propria famiglia, la mobilità diventa sempre più importante. Stiamo assistendo a una maggiore richiesta di mobilità e qualità della vita tra gli anziani, in particolare per quanto riguarda lo sport e altre attività del tempo libero, e le protesi articolari sono la migliore soluzione disponibile per soddisfare tale domanda». Le protesi articolari, tuttavia, non invecchiano troppo bene. Un numero crescente di pazienti deve sottoporsi a interventi chirurgici di revisione a causa di complicanze, il 10% sviluppa AIR con il materiale implantare convenzionale e il 10% contrae un’infezione. Non solo tali infezioni periprotesiche non possono essere evitate, ma i numeri sono in costante crescita a causa delle mutevoli resistenze e, a peggiorare le cose, non sono ancora stati stabiliti buoni indicatori predittivi per prevedere tali problemi. «I principali problemi che dobbiamo affrontare sono la mobilizzazione dovuta alla disintegrazione di componenti protesici, le reazioni avverse ai biomateriali o al malposizionamento dell’impianto e le infezioni che non lasciano ai chirurghi alcuna possibilità di rivedere o modificare i componenti protesici. Questo problema sta crescendo in tutto il mondo e rappresenta un grave onere per il paziente e il sistema sanitario in generale», afferma il prof. Lohmann. In un tale contesto è stato creato il consorzio HYPORTH. In cinque anni, il team guidato dal prof. Lohmann ha ideato un approccio predittivo utilizzando biomarcatori per identificare i pazienti a rischio di sviluppare AIR e ha creato nuove combinazioni di materiali ipoallergenici per endoprotesi per evitare le reazioni immunitarie osservate con i materiali convenzionali. I materiali dell’impianto, materiali ipoallergenici realizzati con rivestimenti in ceramica, polimeri, titanio puro o titanio particolato resistenti all’usura e biocompatibili, possono persino essere abbinati al background allergenico dei pazienti. Come sottolinea il prof. Lohmann, «gli impianti potrebbero essere personalizzati attraverso la produzione con alcuni sistemi di stampa 3D basati sull’anatomia del paziente e sulle sue potenziali allergie. Inoltre, tali impianti possono essere dotati di sensori per diagnosticare tempestivamente un’eventuale mobilizzazione». Altro esito importante del progetto è lo sviluppo di test in grado di differenziare tra AIR e mobilizzazione settica. «I nostri prototipi saranno presto sottoposti a valutazione clinica. Una volta terminata, pianificheremo progetti di follow-up che riguardano modifiche di superficie antibatteriche e sensori, oltre a stabilire nuovi biomarcatori predittivi e diagnostici per un’assistenza migliore», conclude il prof. Lohmann.

Parole chiave

HYPORTH, ortopedia, protesi articolari, anziani, reazione immunitaria avversa, ipoallergenico, protesi

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