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Contenuto archiviato il 2023-03-01

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Come e perché le regioni d'Europa dovrebbero partecipare ad attività nel settore spaziale?

Pur essendo un settore di ricerca costoso, dominato soltanto da un ristretto numero di operatori importanti, il settore aerospaziale offre vantaggi per tutti e, come tale, non è precluso alle regioni; questo è stato il messaggio lanciato ai partecipanti ad un recente seminario...

Pur essendo un settore di ricerca costoso, dominato soltanto da un ristretto numero di operatori importanti, il settore aerospaziale offre vantaggi per tutti e, come tale, non è precluso alle regioni; questo è stato il messaggio lanciato ai partecipanti ad un recente seminario svoltosi a Bruxelles. Nel corso del seminario organizzato da ERRIN, la rete europea di regioni per la ricerca e l'innovazione, è stato posto l'accento sul concetto "l'unione fa la forza". Nelle conclusioni, i partecipanti hanno convenuto che una regione, da sola, ha scarse opportunità di emergere, ma che è possibile conseguire risultati positivi se le regioni creano poli di competitività basati su partenariati strategici. Roland Geubel, dell'associazione spaziale BRUSPACE, ha esposto il concetto fondamentale del seminario, soffermandosi sul motivo per cui le regioni dovrebbero impegnarsi nel settore spaziale. Lo spazio è intrinsecamente legato alla ricerca e all'innovazione, ha affermato, e quindi allo sviluppo dell'economia basata sulla conoscenza e di nuove competenze all'interno di una stessa regione. Geubel ha avuto parole rassicuranti per le regioni che non possiedono molta esperienza in materia spaziale: lo spazio prevede lo sviluppo di applicazioni e di creatività - ma non necessariamente da parte delle imprese operanti nel settore spaziale. Molte tecnologie possono essere trasferite dallo spazio ad altri campi. Anche un nuovo progetto - Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare - offrirà alle regioni con poca esperienza nel settore spaziale opportunità sia di partecipazione che di utilizzo. È nell'interesse delle regioni valutare la possibilità di incoraggiare una maggiore partecipazione al settore spaziale, è stato detto ai partecipanti. Sono già state sviluppate diverse tecnologie derivanti dalla ricerca spaziale che hanno cambiato in meglio la vita, fra cui la telemedicina, applicazioni per aiuti umanitari e la sicurezza, nonché Internet ad alta velocità. Nelle regioni che già svolgono attività spaziali, il settore è un enorme bacino di posti di lavoro. Il comparto impiega attualmente circa 40 000 persone e altre 250 000 lavorano in aree collegate. Che gli operatori regionali tengano conto o meno delle conclusioni del seminario, ERRIN è comunque soddisfatta, avendo appreso che numerosi partecipanti hanno instaurato nuovi rapporti di lavoro durante la manifestazione. Fra i potenziali collaboratori figurano la regione belga Vallonia e la regione italiana Piemonte. Se, per un verso, il corso post-lauream organizzato dalla regione Piemonte in materia di sistemi di esplorazione e di sviluppo dello spazio suscita l'interesse della Vallonia, dall'altro, la regione italiana beneficerà dell'accesso facilitato all'iniziativa ERA-NET cui partecipa l'omologa belga. Al momento ERRIN sta elaborando un documento sul seminario al fine di creare basi comuni per la futura collaborazione.

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