Potocnik accoglie con favore l'accordo "virtuale" del Consiglio sulla proposte per il 7PQ
Il Consiglio "Competitività" ha raggiunto un accordo provvisorio sulla struttura del Settimo programma quadro (7PQ) che rappresenterà la base per le future discussioni che seguiranno il parere del Parlamento europeo e il risultato del dibattito sulle prospettive finanziarie. Il 28 novembre i ministri della Ricerca degli Stati membri hanno approvato ad ampia maggioranza un cosiddetto "orientamento generale parziale". Il Consiglio descrive l'orientamento come un "metodo per fissare le discussioni del Consiglio su elementi non di bilancio che sono collegati ai negoziati in corso sulle prospettive finanziarie". Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik, che ha partecipato alla riunione del 28 novembre, ha accolto l'accordo con favore. "La giornata odierna rappresenta un importante passo in avanti nel processo di trasformazione in realtà del 7PQ. È vero, il percorso è ancora lungo e ci sono molte caselle vuote da riempire. Ritengo tuttavia importante dimostrare che stiamo facendo quanto è nei poteri di questo Consiglio per garantire che [il 7PQ] sia pronto in tempo". Potocnik ha poi proseguito: "La Presidenza [britannica] ha appena dichiarato che ritiene il 7PQ un elemento importante per incrementare le possibilità dell'UE di realizzare la nostra strategia di Lisbona [...]. Spero che tale logica sia mantenuta nel corso dell'intera discussione sul bilancio quando, la settimana prossima, quest'ultima avrà inizio". Stando alle conclusioni provvisorie del Consiglio Competitività, il dibattito si sarebbe svolto sulla base di un testo di compromesso elaborato dalla presidenza britannica. Le discussioni si sono concentrate sul sostegno adeguato alla partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) ai progetti di ricerca cooperativa e sull'attuazione e la struttura del proposto Consiglio europeo della ricerca (CER). Un portavoce del Consiglio ha dichiarato al Notiziario CORDIS che nell'ambito dei colloqui sul CER, i ministri hanno concordato di procedere ad una revisione della sua struttura non più tardi del 2010. Ha inoltre rivelato che non meno di sei delegazioni degli Stati membri hanno rilasciato una dichiarazione pubblica sui principi etici del 7PQ, insistendo che il principio di sussidiarietà debba applicarsi alla ricerca e che il finanziamento di talune attività debba spettare agli Stati membri. "La ricerca sulle cellule staminali embrionali è stata specificatamente menzionata", ha aggiunto il portavoce. Il Notiziario CORDIS si è inoltre intrattenuto con il vicecapo del gabinetto del commissario Potocnik, Kurt Vandenberghe, chiedendogli cosa avessero rivelato le discussioni del Consiglio sull'eventuale forma del 7PQ. "Quello che si è raggiunto è un accordo virtuale, un accordo su come sarà il 7PQ se il bilancio sarà raddoppiato. In caso contrario, l'accordo dovrà essere rivisto", ha risposto. Tuttavia, Vandenberghe ha espresso la propria convinzione che, dato l'accordo raggiunto in Consiglio su taluni elementi della proposta, in particolare sulla partecipazione delle PMI e sulla struttura del CER, è meno probabile che i finanziamenti per questi settori siano ridotti, anche qualora il bilancio globale risultasse inferiore ai 72,73 miliardi di euro raccomandati della Commissione. "È quanto di meglio si potesse auspicare, date le circostanze", ha sostenuto, "ed in generale il Consiglio rimane fedele alla proposta della Commissione, pur segnalando due aree di importanza primaria: fissare un obiettivo per la partecipazione delle PMI e istituire un CER realmente autonomo. La Commissione continua a sostenere la propria proposta originale, mentre attendiamo ancora di conoscere il parere del Parlamento", ha concluso Vandenberghe. Nel corso della riunione del Consiglio Potocnik ha inoltre comunicato ai ministri che, in risposta alla richiesta di elaborare un'analisi sulle modalità volte ad incoraggiare attività di ricerca migliori e più numerose, formulata nel corso del vertice europeo informale nei confronti della Commissione, egli stesso sta istituendo un gruppo di eminenti personalità per individuare quali siano le azioni prioritarie che l'UE deve intraprendere per incrementare i propri investimenti nella ricerca. Il gruppo sarà presieduto dall'ex primo ministro finlandese Esko Aho, uno degli artefici della trasformazione del suo paese in un'economia della conoscenza e vedrà la presenza di Antoni Subirà, ministro dell'Industria della Catalogna, Jo Cornu, ex numero due di Alcatel e del professor Luke Georghiou della Manchester Business School. "Il loro obiettivo è individuare le azioni e gli aspetti da presentare come prioritari ai capi di Stato e di governo nel corso del loro vertice di primavera nel marzo 2006", ha confermato il commissario.