Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-01

Article available in the following languages:

Strumenti europei di osservazione della terra per una preparazione e una risposta efficaci alle catastrofi

Le catastrofi naturali avvenute di recente, come lo tsunami nell'Oceano indiano e il terremoto in Asia meridionale, hanno evidenziato il fatto che misure efficaci di preparazione e risposta alle catastrofi sono una questione di vita o di morte per le persone colpite. La Comm...

Le catastrofi naturali avvenute di recente, come lo tsunami nell'Oceano indiano e il terremoto in Asia meridionale, hanno evidenziato il fatto che misure efficaci di preparazione e risposta alle catastrofi sono una questione di vita o di morte per le persone colpite. La Commissione europea è uno dei principali donatori e coordinatori della protezione civile e dell'aiuto umanitario fornito dall'UE e, in quanto tale, deve poter prendere decisioni di emergenza efficaci nel giro di poche ore dal disastro, a livello finanziario e nell'ambito del sostegno alle attività di soccorso umanitario e di ricostruzione. Il Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione agevola tali decisioni usando strumenti all'avanguardia per l'osservazione della terra, volti a raccogliere con tempestività informazioni importanti. Grazie all'impiego di tecnologie satellitari e dell'informazione ad alta risoluzione, i suoi esperti sono in grado di fornire rapidamente servizi di soccorso in loco grazie a mappe aggiornate delle catastrofi, che indicano la presenza di vie di trasporto agibili e di zone danneggiate a beneficio dei soccorsi di emergenza, degli interventi umanitari e delle attività di ricostruzione. Subito dopo il recente terremoto che ha colpito l'Asia meridionale l'8 ottobre, il Sistema globale di allarme e coordinamento delle catastrofi (Global Disaster Alert and Coordination System - GDACS) ha inviato un allarme ai servizi di emergenza tramite sms ed e-mail nel giro di 30 minuti. Sviluppato dal CCR in collaborazione con la DG ECHO (aiuti umanitari) e l'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (OCHA), l'utilizzo del GDACS ha innescato una risposta immediata, con la rapida erogazione di 3,6 milioni di euro in aiuti di emergenza. In collaborazione con il partenariato RESPOND, il CCR ha anche intrapreso l'elaborazione di mappe e valutazioni d'impatto ad altissima risoluzione per sostenere il lavoro dei servizi della Commissione, il meccanismo di protezione civile dell'UE e le agenzie di aiuto internazionali ed europee. Grazie ad esse è stato possibile individuare vie navigabili ed evitare zone bloccate da frane, in modo da far pervenire nel minor tempo possibile gli aiuti nelle aree devastate. Inoltre, una rapida analisi delle immagini precedenti e successive alla catastrofe ha permesso al CCR di individuare le zone più danneggiate, soprattutto nelle aree remote e inaccessibili, e di effettuare una stima della probabile entità della popolazione colpita, permettendo ai soccorritori di indirizzare i propri sforzi verso le zone con il maggior numero di sopravvissuti più bisognosi di aiuto umanitario. Il CCR ha rapidamente calcolato che, in un raggio di 90 chilometri dall'epicentro principale del terremoto, erano stati colpiti fino a tre milioni di persone. Queste mappe e valutazioni sono ora consultabili on line sui siti del CCR e vengono distribuite alla comunità delle ONG al fine di contribuire alla pianificazione dei futuri programmi di ricostruzione. L'ultima sfida importante che resta da affrontare è l'elaborazione di informazioni accurate e utili che siano in grado di sostenere le primissime fasi delle operazioni di ricerca e soccorso in caso di future catastrofi umanitarie. La sfida è già stata raccolta dall'industria spaziale, che sta predisponendo missioni ottiche e radar per fornire immagini satellitari più frequenti, nitide e ad altissima risoluzione spaziale della situazione successiva alla catastrofe.

Il mio fascicolo 0 0